TAIRA
Genere di mustele dall'aspetto assai somigliante a una grossa martora, ma che costituisce, a buona ragione, una sottofamiglia distinta (Tayrinae Pocock, 1921). La lunghezza del tronco è di circa cm. 60 e quella della coda di 40. La testa è assai grossa con muso corto. Gli arti sono assai bassi, con palma e pianta completamente nude e munite di due ampî cuscinetti carpali, rispettivamente tarsali. Esiste una borsa sottocaudale di scarsa profondità. Il rivestimento peloso è abbastanza denso, lungo e di colore fondamentalmente bruno con una macchia gialla chiara più o meno estesa sulla gola.
Il Taira ha abitudini prevalentemente notturne. Buon corridore, saltatore, arrampicatore e scavatore, d'indole vivace e sanguinaria, si nutre di ogni specie di medî e piccoli roditori, di uccelletti e di uova, né risparmia all'occasione i giovanissimi indifesi di specie più grosse di mammiferi e di uccelli. In prigionia diviene assai mansueto di fronte al padrone e gli rende ottimi servizî con la distruzione di topi, ma resta sempre pericoloso per qualsiasi altro animale che riesca a sopraffare; gradisce d'altronde anche pesce, latte, pane e frutta. Si distinguono 9 sottospecie (1933) della specie unica (Tayra barbara L.) diffuse dal Messico all'Argentina, in terreni tanto boschivi quanto aperti.