Talebani
(o talibàn) s. m. pl. – Gruppo di fondamentalisti islamici formatisi nelle scuole coraniche afghane e pakistane (il termine arabo ṭālib, significa appunto «studente»), impegnato nella guerriglia antisovietica in Afghanistan nel corso degli anni Ottanta del 20° secolo. Tra il 1995 e il 1996 sono emersi come vincitori della guerra civile esplosa nel Paese dopo il ritiro dell’URSS (1989). Conquistato il potere, hanno imposto un regime teocratico basato sulla rigida applicazione della legge coranica e hanno offerto ospitalità ad e al suo leader Osama Bin Laden. Nel 2001, dopo l'attentato dell'11 settembre a New York e a Washington, sono stati rovesciati dall’intervento degli Stati Uniti che, appoggiati da un amplissimo fronte antiterrorista, hanno dato avvio a una dura campagna militare (denominata Enduring freedom) per distruggere i campi di addestramento e le installazioni militari di al-Qā‛ida e catturare Bin Laden. Costretti a lasciare Kabul, i T. hanno continuato a svolgere attività terroristica e di guerriglia contro le truppe della coalizione internazionale (International security assistance force, ISAF, dal 2003 sotto comando Nato) schierata in Afghanistan e contro quelle messe in campo dal nuovo governo presieduto da H. Karzai. Di fatto sono riusciti a mantenere il controllo di parte del territorio estendendo la loro influenza anche nelle regioni settentrionali del Pakistan. Il bilancio al 2011 degli scontri tra forze di coalizione occidentali e i guerriglieri afghani è di oltre cinquantamila morti, di cui circa quattordicimila civili. All'inizio del 2012, per la prima volta dall'avvio della guerra, sono stati intavolati colloqui diretti tra gli Stati Uniti e i guerriglieri per trovare una soluzione politica al conflitto, ma il clima di distensione è durato poco. L'incendio di alcune copie del Corano nella base americana di Bagram e il massacro di 16 civili compiuto a marzo da un sergente americano nel distretto di Panjwayi hanno riacutizzato le tensioni e indotto i T. a sospendere le già difficili trattative. Mentre continuano gli attacchi dei T. alle forze NATO, si prospetta, tra mille preoccupazioni, il ritiro delle truppe internazionali dall'Afghanistan previsto entro il 2014 e ribadito dal vertice Nato del maggio 2012.