Famiglia di architetti e scultori fiorentini. Francesco (m. dopo il 1369) si formò forse nell'ambito del duomo di Orvieto, dove è documentato nel 1325, e la sua arte presenta molti punti di contatto con la cultura senese. Capomastro del duomo di Firenze (1351-64; 1366-68), terminò la costruzione del campanile (lavorò agli ordini con bifore fin dal 1343, e realizzò quello con le trifore e la balaustra di coronamento) e portò avanti, modificando il progetto di Arnolfo di Cambio, la navata del duomo. Jacopo (m. 1362), forse fratello di Francesco, domenicano dal 1332, lavorò in S. Maria Novella. Simone (m. dopo il 1383), figlio di Francesco, documentato all'opera del duomo dal 1357 (capomastro nel 1377; sculture per le porte del Campanile e dei Cornacchini, 1380 circa), ha legato soprattutto il suo nome, dal 1367, a Orsanmichele (due lunette con trafori delle arcate che servirono di modello per le altre; S. Giovanni Evangelista per il tabernacolo dell'Arte della Seta, 1377, ora nell'Ospedale degli Innocenti) e alla Loggia della Signoria per la quale disegnò (1376) il pilastro prototipo.