TALIA (Θαλία, Talia)
6°. - Ninfa amata da Zeus: dalla loro unione sarebbero nati i Palici. È un mito localizzato in Sicilia, già noto in Eschilo, Αἰτναῖαι Due sono gli episodî culminanti di questo mito: uno è il rapimento della fanciulla da parte di Zeus sotto forma di avvoltoio (Clemen., Homil., 5, 13 e Recogn., 10, 22); l'altro vede invece T. che, di fronte alla collera di Hera, si rifugia sottoterra dove avrebbe generato i Palici (Interpr. Serv., Aen., ix, 581; Macrob., v, 19, 16 ss.).
Nell'arte figurativa, pochi monumenti, tutti localizzabili in Magna Grecia, presentano l'episodio del ratto di Talia. L'idennficazione (proposta in passato con Aigina) è resa sicura per il nome scritto accanto alla figura su un'anfora a collo distinto già nella Collezione Hamilton, di fabbrica pestana, che il Trendall attribuisce al Pittore dell'Oreste di Boston (330-310 a. C.). Gli altri monumenti sono: un'anfora da Ceglie al museo di Berlino (F 3239); una hydrìa àpula al Museo Civico di Trieste, databile intorno al 370 della scuola del Pittore di Tarporley; un frammento ceramico da Taranto nella Collezione Curtius databile all'inizio del IV sec.; due capitelli in calcare tarantino, ora a Berlino e Amburgo, e una piccola scultura frammentaria, in calcare, conservata in una collezione privata in Germania. Iconograficamente, si notano due varianti: l'aquila trasporta in volo T., afferratala per i capelli (hydrìa di Trieste, anfora di Berlino, entrambe di produzione àpula); l'aquila cinge alla vita T., secondo lo schema noto nel motivo del ratto di Ganimede, e il volo della fanciulla è dato dall'impostazione obliqua del corpo e dalle braccia aperte. È quest'ultimo schema che ritroviamo su piatti sassanidi e in altre ralfigurazioni orientali di incerto significato e genesi.
Monumenti considerati. - Raffigurazioni vascolari: L. Curtius, Thalia, in Scritti in onore di B. Nogara, Città del Vaticano 1937, p. 111; K. Schauenburg, Gottergeliebte auf unteritalischen Vasen, in Antike und Abendland, x, 1961, p. 93; B. M. Scarfi, C. V. A., Trieste, tav. i. Capitelli: E. von Mercidin, Antike Figuralkapitelle, Berlino 1962, nn. 156-157. Scultura frammentaria in calcare: A. Neugebauer, Antiken in deutschem Privatbesitz, Berlino 1938, tav. ii, n. 22.
Bibl.: Bloch, in Roscher, III, 1897-1909, c. 1293, s. v. Palikoi; A. Lesky, in Pauly-Wissowa, VA, 1934, c. 1207, s. v. Thaleia, n. 4; H. Sichtermann, Ganymide, Berlino 1953, pp. 37 e 64 s. Per il significato simbolico: K. Schauenburg, Zur Symbolik unteritalischer Rankenmotive, in Röm. Mitt., 1957, p. 198 ss. Per i monumenti in area orientale: C. Trever, Nouveaux plats Sasanides de l'Ermitage, Leningrado 1937, A. Alföldi, in Cahiers Arch., VI, 1957, p. 43 ss.