Bykova, Tamara
URSS • Azov, 21 dicembre 1958 • Specialità: Salto in alto
Alta 1,79 m per 62 kg, veloce in pedana, agilissima nello stacco, perfetta nell'esecuzione del Fosbury flop, è stata per molti versi l'erede di Sara Simeoni, di cui ricordava per lo stile e per la carica di simpatia le qualità atletiche e umane. Seconda ai Campionati Europei del 1982 di Atene, dietro a Ulrike Meyfarth e davanti a Simeoni, vinse l'anno seguente a Helsinki, ai primi Campionati del Mondo, il titolo del salto in alto con 2,01 m contro 1,99 m di Meyfarth. Sempre nel 1983, in Coppa Europa a Londra, eguagliò in un duello Meyfarth a 2,03 m, nuovo record del mondo. Pochi giorni dopo, il 25 agosto a Pisa, superò i 2,04 m, ottenendo il primato mondiale in esclusiva, che migliorò ancora il 22 giugno 1984, saltando a Kiev 2,05 m. Nel 1987, ai Mondiali di Roma, in quella che è stata la più grande gara di salto mai disputata, dovette arrendersi, nonostante un salto a 2,04 m, allo strapotere di una giovane bulgara, Stefka Kostadinova, e accontentarsi della medaglia d'argento. Nel 1988 fu terza all'Olimpiade di Seul con 1,99 m. La conclusione della sua carriera fu macchiata, nel 1990, da una squalifica di tre mesi per positività all'efedrina.