TAMATAVE (A. T., 118-119)
Città del Madagascar, la cui rada venne toccata per la prima volta dai Portoghesi nel sec. XVI; è capoluogo della regione omonima e della provincia dell'Ivondro ed è situata su una punta di sabbia che si protende tra due vaste baie: quella d'Ivondro e quella di Tamatave. Distrutta nel 1927 da un ciclone, è stata ricostruita rapidamente e presenta nelle arterie principali l'aspetto di una cittadina europea. Il clima di Tamatave è caldo e umido con massima temperatura in febbraio (media 33°), minima in luglio (media 16°) e con precipitazioni distribuite in tutti i mesi dell'anno, più abbondanti da dicembre a luglio.
La città conta 15.000 abitanti, di cui 3500 Europei, ed è centro di un'importante zona agricola che produce vainiglia, caffè, cacao e canna da zucchero, prodotti che dànno luogo ad alcune industrie, tra le quali è importante la distilleria dell'alcool.
La posizione di Tamatave è particolarmente favorevole per il commercio: la ferrovia, che la congiunge con Tananarivo, fa affluire al suo porto i prodotti degli altipiani interni, mentre d'altra parte a Tamatave sbarcano i prodotti europei destinati all'isola. Le principali esportazioni sono costituite da grafite, crine vegetale, fecola di manioca, vainiglia e caffè; le importazioni da tessuti, chincaglierie, cementi, prodotti alimentari, vini.
A Tamatave hanno sede alcune banche tra cui la Banque de Madagascar e alcune compagnie di navigazione come le Messageries Maritimes.