Tamerlano
(dal turco Timur lenk, «Timur lo zoppo») Sovrano turco dell’Asia centrale (Kish, Samarcanda, 1336-Otrar 1405) del khanato Chaghatai. Conquistate le regioni della Transoxiana e della Corasmia e posta la sua capitale a Samarcanda (1360 ca.), avviò un’ininterrotta serie di campagne militari e, nel giro di un trentennio, occupò la Persia, la Mesopotamia, l’Anatolia, l’Armenia, la Georgia, conquistò la Siria e in parte l’India e invase la Russia meridionale. Nel 1402, nei pressi di Angora, l’attuale Ankara, sconfisse e catturò il sultano ottomano Bayazid I, arrestando temporaneamente l’espansione della potenza ottomana verso l’Europa. Poco dopo preparò una grande campagna verso la Cina, ma si ammalò e morì. Condottiero geniale e spietato, T. impose il suo dominio sull’intera Asia centrale attuando una politica di sistematici saccheggi, massacri e deportazioni nelle città che gli resistevano. Fu però allo stesso tempo protettore di artisti e poeti. Alla sua morte, l’impero si dissolse nel giro di pochi anni, ma i suoi discendenti tennero per circa un secolo la Transoxiana e la Persia orientale e uno di essi, Babur, diede origine all’impero Mughal in India.
Nasce a Kish, Samarcanda
Conquista le regioni della Transoxiana e della Corasmia
Sale al trono di Samarcanda: in un trentennio di campagne occupa Persia, Mesopotamia, Anatolia, Armenia, Georgia, Siria e parte dell’India
Arresta l’avanzata ottomana del sultano Bayazid I
Muore a Otrar