GALIMBERTI, Tancredi (detto Duccio)
Partigiano, nato a Cuneo nel 1906. Non volle, durante il periodo della dittatura, prendere la tessera del partito fascista e sì dedicò a problemi giuridici (scrisse, fra l'altro, Questioni di Diritto penale, Milano 1943). Il 26 luglio 1943 egli fu il primo, in pubblico discorso a Cuneo, a domandare la guerra contro la Germania. Fu il primo anche a recarsi, l'8 settembre stesso, in montagna dove fondò la banda "Italia Libera", origine della 1a e 2a divisione partigiana "Giustizia e libertà". Comandante della formazione "Giustizia e libertà" in Piemonte, fu ferito in Val Grana, nel gennaio 1944. Firmò gli accordi alla frontiera coi patrioti francesi nel maggio dello stesso anno; fu arrestato il 28 novembre e trucidato il 3 dicembre 1944. Alla sua memoria fu conferita la medaglia d'oro al valor militare.
Bibl.: In memoria della medaglia d'oro Duccio Galimberti, Roma 1945; D. L. Bianco, Venti mesi di lotta partigiana, 1946; A. Trabucchi, I vinti hanno sempre torto, Torino 1947.