TANEHIKO RYŪTEI
. Pseudonimo letterario di Takaya Hikoshirō (1783-1842), vassallo dei Tokugawa (v. giappone: Storia) e uno dei maggiori romanzieri popolari giapponesi.
La sua fama è legata soprattutto ai go-kan mono, romanzi uscenti a puntate di 5 quinterni, fra i quali è il suo capolavoro: Nise Murasaki Inaka Genji (Una pseudo-Murasaki e un Genji rustico, 1829-42), fatto a imitazione della famosa opera di Murasaki Shikibu. La sobrietà, un certo senso della misura accoppiato a spirito di osservazione, a positività e ad aderenza alla realtà sono le doti che più distinguono T. dai suoi contemporanei, specie Bakin e Kyōden. La veste tipografica accuratissima e le magnifiche illustrazioni, eseguite da artisti di fama, furono requisiti mai disgiunti dalle sue opere, e per essi egli fu sempre esigentissimo, anche perché contribuirono in modo efficace a diffondere il suo nome. Un'opera di T., dal titolo: Ukiyo-gata rokumai byōbu (Sei paraventi posti a modello della vita fugace, 1821) venne tradotta da A. Severini (Uomini e paraventi, Firenze 1872).