DORST, Tankred
Scrittore tedesco, nato a Oberlind, presso Sonneberg (Turingia), il 19 dicembre 1925. Dall'iniziale interesse per le marionette ha derivato una stabile disposizione a promuovere il carattere funzionale delle figure e delle situazioni in cui queste si muovono, e a favorire l'intromissione di elementi farseschi e grotteschi anche nella ricostruzione di eventi tragici. Ne risultano lavori abilmente costruiti nella struttura, anche se non sempre altrettanto persuasivi, soprattutto per la pretesa, in chiave anti-brechtiana, di escludere ogni ideologia.
Ciò risulta già in lavori in cui, nel dominio del fiabesco, meglio emerge la gratuità del gioco artistico e il divario fra scena e realtà (per es. in Der gestiefelte Kater oder Wie man das Spiel spielt, 1964, rielaborazione della fiaba romantica di L. Tieck; o in Die Mohrin, 1964, rifacimento della fiaba antico-francese Aucassin et Nicolette; o nel mastodontico Merlin oder Das wüste Land, 1981, dettato dalla presunzione di smascherare la caducità di ogni utopia), e anche in lavori in cui con più felice esito è dato rilievo alla funzionalità paramarionettistica dei personaggi (per es. Die Kurve, Gesellschaft im Herbst e Freiheit für Clemens, del 1960; e Grosse Schmährede an der Stadtmauer, del 1961, tutti interpretabili come moralità in negativo); ciò tanto più risulta quando il discorso sull'impegno si fa oggetto della ricostruzione scenica, come in Toller (1968; trad. it., 1971), concepito come una serie di scene singole in occasionale successione, ma altresì concepito come frattura tematica nella ricostruzione, questa volta su base documentaria, di uno squarcio significativo di storia, come la breve stagione della repubblica bavarese dei consigli (1919), al cui centro la figura del giovane studente-attore-potenziale drammaturgo Toller assume il rilievo emblematico dell'idealista tedesco incapace di operare nel reale. In lavori successivi l'aggancio alla storia avviene piuttosto cogliendo la centralità di personaggi inconsueti eppure rappresentativi: come in Eiszeit (1973; trad. it., 1974) il novantenne poeta norvegese Hamsun, o in Der verbotene Garten (1987) la figura egocentricamente grottesca del senescente D'Annunzio. E anche nel proporre altrove tematiche più esplicitamente borghesi, D. insiste sull'inettitudine dell'individuo a far fronte a realtà più grandi di lui.
Parte notevole dei lavori teatrali di D. è raccolta in Deutsche Stücke (4 voll., 1985-87).
Bibl.: AA.VV., Werk über T. Dorst, Francoforte s.M. 1974; C. Cases, C. Magris, L'anarchico al bivio. Intellettuale e politica nel teatro di Dorst, Torino 1974; R. Taëni, Toller. Grundlagen und Gedanken zum Verständnis des Dramas, Francoforte s.M.1977.