TANNENBERG (A. T., 58)
Villaggio della Prussia Orientale, 26 km. a SSE. di Osterode, con 721 ab. (1931).
La battaglia di Tannenberg. - Ebbe luogo fra il 26 e il 30 agosto 1914; fu un esempio brillante di battaglia di accerchiamento.
Situazione iniziale. - Il 23 agosto Hindenburg (Ludendorff capo di Stato maggiore) assunse il comando dell'8a armata tedesca; i Russi agli ordini del generale J. Žilinskij - comandante il fronte nord-ovest - disponevano di due armate. La 1a, quella del Niemen (Rennenkampf) vittoriosa a Gumbinnen il 20 agosto, con 10 ½ divisioni di fanteria e 5 ½ di cavalleria si era avanzata di poco. La 2a armata del Narev (Samsonov, 5 corpi d'armata, 4 divisioni di cavalleria) da Mława Chorzele si era portata a contatto col XX corpo d'armata tedesco nella zona di Orlau-Usdau.
I Tedeschi erano divisi in due masse. Una occidentale: XX corpo d'armata (v. Scholz) pił due brigate di Landwehr in posizione fra Orlau e Gilgenburg fronte a sud; il I corpo d'armata (v. François) per la ferrovia doveva riunirsi per il 25 al XX; 3a divisione di riserva (v. Morgen) a nord del XX ad Allenstein. Una orientale: XVII corpo d'armata (v. Mackensen) e 10 C.A.R. (Otto v. Below) in ritirata indisturbata verso Allenstein, si trovavano a 200 km. circa dalla zona di riunione della massa occidentale. Contro il Rennenkampf era rimasta la 1a divisione di cavalleria, la divisione di riserva di Königsberg, la 2a e la 6a brigata di Landwehr e il presidio di Lötzen (4 battaglioni).
Hindenburg il 23 stesso manifestò la decisione di riunire contro il Samsonov, entro il 26, tutte le forze disponibili; intanto però il XX corpo d'armata era ormai a contatto col grosso della 2a armata russa (v. guerra mondiale).
Giorno 23. Combattimenti di Lahna e di Orlau. Il XV corpo d'armata russo attaccò la 37a divisione, che contenne l'attacco infliggendo ai Russi una perdita di 4 mila uomini. I Tedeschi perdettero solo 1500 uomini, ma nelle primissime ore del 24 la 37a divisione, per evitare di essere accerchiata dal XIII corpo d'armata russo fu fatta ritirare verso nord-ovest sino a Mühlen. Il XX corpo d'armata, rinforzato da 4 brigate di Landwehr o di truppe della fortezza, assunse così una posizione di fianco rispetto ai Russi che avessero marciato verso nord. A nord di esso stava la 3a divisione di riserva; a sud si sarebbe per il 26 riunito il I corpo d'armata.
L'avanzata russa. - Z̆ilinskij voleva che la 2a armata, sebbene stanca per le lunghe marce su cattive strade, avanzasse decisamente verso nord per tagliare fuori l'8a armata tedesca, da lui ritenuta in piena ritirata verso la Vistola: egli giudicava che le forze in posizione della zona di Gilgenburg fossero insignificanti, ma poiché Samsonov e i suoi comandanti di corpo d'armata ritenevano invece si trattasse del grosso avversario, Z̆ilinskij acconsentì che Samsonov attaccasse verso Gilgenburg-Mühlen, purché facesse sorvegliare dal VI corpo d'armata la zona fra Allenstein e i laghi Masurî. Quindi sulla destra russa il VI corpo d'armata, in marcia da Ortelsburg verso nord, era destinato a scontrarsi col XVII corpo d'armata e 1° C.A.R. tedeschi e la 6a brigata di Landwehr che procedevano verso sud. All'estrema sinistra russa il 1° corpo d'armata (Artamanov) costituiva il perno della conversione che gli altri 2½ corpi d'armata facevano verso nord-ovest.
In questa situazione un attacco fortunato contro i due corpi d'armata d'ala doveva portare i Tedeschi alle spalle del centro russo.
Giorni 24 e 25. - Non si ebbero combattimenti d'importanza e l'ala occidentale tedesca ebbe campo di riunirsi: radiogrammi russi in chiaro, fecero conoscere al comando tedesco le posizioni e gli intendimenti delle armate russe, e soprattutto che il Rennenkampf non avrebbe oltrepassato prima del 26 la linea Gerdauen-Allenburg-Wehlau (90 chilometri in linea d'aria da Allenstein).
Giorno 26. - All'ala destra russa il VI corpo d'armata, che aveva avuto ordine di avvicinarsi ad Allenstein, venne completamente sorpreso e respinto in disordine verso sud: il comandante (Blagoveščenskij), travolto nella fuga, non esercitò alcuna azione di comando. Il disastro fu noto a Samsonov solo la sera del 27. Così il gruppo orientale tedesco poteva liberamente attaccare di sorpresa, alle spalle, il centro russo.
All'ala opposta invece il 1° corpo d'armata tedesco, non avendo ancora ricevute le artiglierie, non attaccò a fondo e s'impadronì solo della posizione avanzata dei Russi.
Giorno 27. - Mentre continuava la marcia rapida del gruppo orientale tedesco, all'ala opposta il 1° corpo d'armata tedesco, rinforzato da truppe delle fortezze e da altre del XX corpo d'armata, occupò Usdau difeso dal I corpo d'armata russo (Artamanov). Un contrattacco della 3a divisione della Guardia russa del XXIII corpo d'armata (giunta allora in rinforzo) mise in pericolo la destra del François, il quale però, togliendo forze da Usdau, respinse i Russi su Soldau. Il generale Artamanov fu esonerato dal comando dal Samsonov. Al XX corpo d'armata erano avvenuti combattimenti favorevoli ai Tedeschi, mentre il XIII russo occupava Allenstein senza incontrare il nemico.
Hindenburg la sera del 27 ordinò che il I corpo d'armata, dopo di aver respinto verso sud le truppe di Soldau, marciasse verso NE. per accerchiare il centro russo da sud, mentre il I C.A.R. doveva avanzare su Allenstein, per attaccare da nord il centro stesso, contro il quale avrebbero contemporaneamente agito il XX corpo d'armata, la 3a divisione di riserva, nonché la 1a divisione di Landwehr (v. der Goltz) giunta allora in rinforzo dallo Schleswig. Il XVII corpo d'armata doveva continuare ad avanzare verso sud per chiudere ogni ritirata verso est.
Giorni 28 e 29. L'accerchiamento. - Il mattino del 28 François respinse facilmente le retro-guardie russe del I corpo d'armata verso Mława e, dirigendosi poi rapidamente a est, occupn̄ per la sera del 29 la strada Neidenburg-Willenberg, chiudendo cosị ai Russi gli sbocchi verso sud. Il gruppo occidentale col I C.A.R. rioccupn̄ Allenstein, attaccando poi il 29 il XIII corpo d'armata russo. Il XVII corpo d'armata con la 6a brigata di Landwehr giunse con l'avanguardia a sud di Ortelsburg a una quindicina di chilometri da Willemberg. L'anello era così formato. Non si trattava che di serrarlo.
Al centro, il 28, la 41a divisione del XX corpo d'armata, che nell'avanzare aveva esposto il fianco e il tergo ai Russi, fu ricacciata con gravi perdite, ma a nord la 3a divisione di riserva (v. Morgen) con travolgente avanzata occupò le strette tra i laghi precludendo ogni scampo al XIII corpo d'armata russo.
Samsonov aveva cercato invano il 28 di battere il centro tedesco facendo agire il XIII corpo d'armata verso Hohenstein; visto delinearsi il disastro, cercò uno scampo alle sue truppe verso sud e poi verso sud-est; ma i Russi, persi i carreggi, senza rifornimenti, avendo trovato occupato ogni sbocco, rifluirono in disordine nella foresta a est di Kurchen e dovettero arrendersi tranne qualche piccolo reparto che riuscì a sfuggire. Il generale Samsonov, ridotto con i soli ufficiali del suo comando, si uccise.
Tentativi russi dopo la battaglia. - Il 30 un tentativo da parte del I corpo d'armata russo su Neidenburg, dopo un primo successo di completa sorpresa, fu definitivamente respinto il 31; un debole accenno di riscossa da parte del VI corpo d'armata su Ortelsburg non ebbe alcun risultato. Un raid della 1a divisione di cavalleria (Gurko) per cercare la 1a armata giunse il 10 settembre sin verso Allenstein, ma dovette ripiegare senza aver nulla accertato circa la sorte dell'armata del Samsonov.
Risultati, cause del successo. - I Russi perdettero, oltre ai morti e feriti, 92 mila prigionieri e tutto il materiale del 3° corpo d'armata (350 cannoni).
La causa prima di così strepitoso successo sta nelle superiori condizioni di comando. Il tedesco fonda le sue decisioni, arditissime, sulla situazione reale del nemico a lui nota. I Russi su una situazione supposta: Žilinskij ritiene l'avversario a nord, Samsonov a ovest, invece di cercarlo dove era, servendosi della numerosa cavalleria. Nei comandi russi inoltre vi era discordia, disorganizzazione e anche deficiente elevatezza d'animo, tanto che ben tre comandanti di corpo d'armata della 2a armata su cinque mancarono gravemente ai loro doveri di soldato, mentre il comando tedesco era tenuto da due grandi condottieri, operanti concordemente a uno scopo comune.
Bibl.: La guerra mondiale, dell'Archivio di stato germanico, II, Roma 1927; Van Wehrt, Tannenberg, Parigi 1935.