TANZIO da Varallo (Antonio D'Enrico)
Pittore, nato ad Alagna (Valsesia) da una famiglia d'artisti. È una figura tuttora non ben definita né dal lato stilistico, né dal lato biografico: la data 1574 che si assegna in genere alla sua nascita è del tutto ipotetica; il 16 aprile 1635 era già morto. Le notizie del Cotta, ripetute poi dall'uno all'altro autore, che lo dicono educato a Roma, attivo a Vienna nel 1627, sono destituite di fondamento. Nel 1611 egli era a Varallo, nel 1616 iniziava gli affreschi della XXVII cappella del Sacro Monte di Varallo e nel 1627 riceveva l'incarico di affrescare la cappella dell'Angelo Custode in S. Gaudenzio a Novara. Nel 1629 e 1630 era ancora a Varallo. Le sue opere principali sono gli affreschi delle cappelle 27, 28, 29 e 34 del Sacro Monte di Varallo; gli affreschi e la pala d'altare nella cappella suddetta in S. Gaudenzio a Novara, il bozzetto della Battaglia di Sennacherib nel museo civico della stessa città, inoltre: il Martirio dei francescani, proveniente dal convento delle Grazie a Varallo, ora a Brera (a Milano il T. aveva lavorato in S. Maria della Pace, e, pare, in S. Angelo e S. Antonio dei Teatini); la Concezione di S. Anna alla Pinacoteca di Torino, ecc. Le molte altre attribuzioni del Cotta sono infondate o da rivedere, così come andrebbero riprese in esame altre più recenti.
Nelle opere di sicura attribuzione, il T. si mostra un manierista legato alla tradizione lombarda, non esente da influssi caravaggeschi, e dotato di vigoria nel taglio largo di forme robuste e nel modo fermo di illuminarle.
I fratelli Giovanni e Melchiorre furono anch'essi pittori e plasticatori.
Bibl.: Cotta, Museo Novarese, Milano 1701, pp. 285-86; L. Lanzi, Storia pittorica d'Italia, ivi 1831, p. 385; P. Galloni, Uomini e fatti celebri in Valle Sesia, Varallo 1873, pp. 163 segg., 180; id. Il Sacro Monte di Varallo, ivi 1909, pp. 311-17; A. Viglio, in Boll. st. novarese, 1922, pp. 116-19.