TAPARURA
Oggi Sfax (Tunisia). La Tabula Peutingeriana e l'Itinerarium Antoninum permettono di identificare Sfax con T., ultima stazione sulla strada costiera prima di Thina. Le sole tracce di agglomerato antico conosciute, consistono in due chiese con battistero, che sono però scomparse. Dei resti importanti tuttavia sono stati segnalati nel 1953-54 da M. Mohamed Fendri, in periferia.
Essi sono: a S, a un km sulla strada di Gabes. Terme di piccole dimensioni, con due ambienti pavimentati a mosaici geometrici, della fine del II sec.; a E, a 6 km sulla strada per Tebessa, un altro complesso termale più importante ha restituito numerosi mosaici: il più importante, nel frigidarium, rappresenta un poeta romano (Ennio?) che compone, sotto l'ispirazione di Clio, in un riquadro circondato dalle altre Muse; di fianco era rappresentata l'ebrezza di Ercole, col dio sostenuto da un satiro e accompagnato da Pan; nelle soglie sono rappresentati animali. Dei mosaici non figurati, alcuni sono a motivi vegetali barocchi (stile fiorito tardivo); altri, composti da motivi geometrici, sono riempiti all'interno di trecce, rettangoli di colore, in modo da far interamente scomparire il fondo; il motivo dell'arcobaleno è largamente impiegato. Queste terme devono essere datate alla fine del periodo severiano: si possono considerare, con le terme di Thina e l'edificio da cui proviene la testa di Oceano di Sabratha, come i più antichi esempi in Africa dello stile "a riquadri". Un terzo edificio termale fu scoperto a 6 km a N-E dal centro della città, non lontano dalla strada di Kairouan: si data ad età tardoantica e sembra essere stato utilizzato ancora dopo la conquista araba. Infine nella località di Sakiet ez Zit, a 7 km a N di Sfax, sulla strada per Tunisi, esisteva un mosaico rappresentante Orfeo, databile alla metà del IV secolo.
Queste scoperte autorizzano a postulare l'esistenza, entro la metà del II sec. e la fine del IV, di un complesso di villaggi agricoli, e di grandi possedimenti molto popolati, che circondavano T., come Sfax stessa è oggi recinta di ricchi giardini e attive borgate. T. quindi era senza dubbio una città di second'ordine, oscurata dalla sua vicina Thenae. Tuttavia il piano rettangolare della Medina, il tracciato relativamente rettilineo delle sue strade che si tagliano ad angolo retto, permettono di supporre che la città araba ha preso il posto di una città romana a castrum. Ignoriamo la sua situazione amministrativa, sappiamo solamente che fu sede vescovile nel 411.
Il museo di Sfax è uno dei più importanti di Tunisia: è ricco soprattutto di mosaici, vetrerie ecc. degli scavi di Thenae. Gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1942, è stato ricostituito nel palazzo del Municipio con una disposizione moderna.
Bibl.: Atlas Arch. Tunisie (edit. al 1 : 500.000), Fouilles de Sfax, n. 134; Bull. Arch. du Comité, 1954, pp. 115-118; J. Thirion, in Mél. Ecol. Fran. Rome, 1955, pp. 149-179.