TARIJA (A. T., 155-156)
Città della Bolivia meridionale, capoluogo dell'omonimo dipartimento; fondata nel 1574 da Luis de Fuentes y Vargas col nome di San Bernardo de Tarija, ebbe un lento sviluppo a causa delle difficoltose comunicazioni con il resto della Bolivia, tanto che in un secolo la popolazione è passata da 5000 ab. (1831) ad appena 10.000 (1932), mentre l'aumento di quasi tutti i principali centri boliviani è stato assai più notevole. Il centro, costruito a scacchiera, sorge a 1770 m. s. m., sulla riva destra del Río Tarija, in una piana alluvionale, intersecata da numerosissimi corsi d'acqua. Le zone irrigue nei dintorni della città sono ben coltivate a vite, mais, piante da foraggio, piante da frutta e grano, la cui esportazione è diretta verso l'Argentina. Industrie principali della città sono la manifattura del tabacco e la distillazione del mosto.
Il dipartimento confina a S. con la provincia argentina di Salta e con il territorio di Formosa, a SE. con la repubblica del Paraguay, a O. con il dipartimento di Potosí, a N. con quello di Chuquisaca. Il territorio (superficie 81.800 kmq., popolazione 169.000 abitanti nel 1926) abbraccia a ponente una regione prevalentemente montuosa, formata dalle propaggini sud-orientali dell'altipiano boliviano; a est, le basse terre del Gran Chaco, regione disputata al Paraguay, con confine non ancora determinato. Il Pilcomayo, affluente del Paraguay, con direzione NO.-SE, traversa il dipartimento che è, inoltre, bagnato dal Bermejo Grande e dal Bermejo di Tarija, rami sorgentiferi del Río Bermejo, anch'esso affluente del Paraguay.
Il clima è variato, caldo nelle basse terre, temperato nella zona montuosa.
Valli ben coltivate, dal fertile suolo alluvionale, si trovano nella parte occidentale: le zone irrigate sono coltivate a cereali, mais, piante da frutta, canna da zucchero, caffè, tabacco, piante foraggere (trifoglio) e vite, specialmente nei dintorni del capoluogo. Sulle rive del Pilcomayo e nelle foreste del Chaco si hanno vaste estensioni di quebracho.
In numerose località del dipartimento si estraggono oro, argento e rame; in vicinanza del capoluogo si trovano l'asfalto, il piombo, la lignite: inoltre è stata accertata la presenza del petrolio, la cui produzione è però insignificante.