TARLATI
. Famiglia aretina. Una tradizione leggendaria li fa discendere da un Tenzone da Colle. Il primo personaggio storico di cui si abbia sicura notizia è un Aldobrando, signore di Casale nel 1110, dal figlio del quale, Guido, nacque Aldobrando, che fu padre di Tarlato (1220). I T. edificarono la fortezza di Pietramelata, che fu il centro della loro potenza. Di un Guccio o Ciacco T. parla Dante (Purgatorio, VI, 15). Il nipote di Guccio, Guido, figlio di Angelo e di una Frescobaldi, fu vescovo di Arezzo dal 1313. Per opera di lui, e del fratello Piero, detto Saccone, che fu vicario imperiale e condottiero degli Aretini, la famiglia acquistò una grande supremazia in tutto il Valdarno. I suoi tentativi di espansione provocarono contro Arezzo una lega di Firenze, Siena, Perugia e Bologna. Nel 1336 Piero fu costretto a cedere Arezzo al comune di Firenze, e l'anno seguente gli vendette tutto il viscontado di Valdarno. Poi, pentitosene, rinnovò la guerra contro Firenze, ma non riuscì a ricuperare che Borgo San Sepolcro, dove morì nel 1356. Nel secolo XVIII esistevano ad Arezzo dei T., ma s'ignora se la discendenza dagli antichi ch'essi vantavano, fosse autentica.