MERULA, Tarquinio
Compositore e organista, nato probabilmente sulla fine del Cinquecento, fu maestro di cappella a S. Maria Maggiore di Bergamo nel 1623, organista di chiesa e di camera di Sigismondo III di Polonia nel 1624. Ritornato in Italia nel 1626, lo troviamo a Cremona nel 1628, di nuovo a Bergamo nel 1639, e infine di nuovo a Cremona, quale maestro di cappella e organista del duomo.
Compose molta musica sacra, parte con strumenti, altra con istromenti e senza se piace. Compose anche musica vocale profana e precisamente madrigali (e altre musiche) concertati, altri madrigali con accompagnamento ad libitum di cembalo, il dialogo Satiro e Corisca, tratto dal Pastor fido del Guarini, e il Curtio precipitato ed altri Capricci a voce sola. Allo stato attuale degli studî, egli appare importante non solo quale autore di transizione tra l'epoca polifonica e la nuova monodica e concertante, ma soprattutto per le sue musiche strumentali (quattro libri di Canzoni da sonar, alcune concertate, e musiche violinistiche).