TARSATICA (o sotto altre forme, Tharsatico e Tharsaticum; gr. Ταρσάτικα)
Nome di origine celtica o illirica di una località della costa liburnica sulla via Aquileia-Siscia che sorgeva sul luogo dell'odierna Fiume. Si sono infatti ritrovate le mura costituite da due cortine sul luogo dell'attuale corso della città moderna. Le monete attestano che esse risalgono all'ultimo periodo dell'età romana (in prevalenza sono di Valentiniano II, 387-392), quando il celebre vallo costruito a difesa delle Alpi Giulie e che appunto a Tarsatica ha fine, assunse particolare importanza. Le iscrizioni e i testi classici tuttavia provano che essa ebbe una sua vita abbastanza fiorente anche in periodo più antico. Plinio la dice oppidum, potrebbe cioè trattarsi di un insediamento di cittadini romani, senza però amministrazione municipale; infatti un'iscrizione sepolcrale della fine del I sec. d. C. prova che Tarsatica era in quel tempo ancora comunità di peregrini. La concessione della cittadinanza romana e la qualità di municipio sono peraltro provate in ogni modo sotto Adriano quando Tarsatica è iscritta alla tribù Sergia, e ha duumviri e decurioni (Corpus Inscr. Lat., III, 3027-3029). Le iscrizioni parlano del culto imperiale e della divinità illirica di Sentona.
Nell'età barbarica Tarsatica sparisce dalla storia; e la tradizione ricorda - e le vestigia, scoperte nel 1914, confermano - la distruzione violenta della città romana, cui sopravvive l'arco che s'alza nel cuore di Fiume, il monumento superstite più completo a spiegare l'origine di Tarsatica e il fondamento romano della storia di Fiume. Dalle rovine di Tarsatica nascerà prima del 1000 Fiume (v.). Il nome di Tarsatica, alterato, sopravvive in Tersatto (v.) che col suo castello e il suo santuario s'aderge a oriente di Fiume, sopra un'altura, sulla riva sinistra dell'Eneo, in territorio iugoslavo.
Bibl.: Corp. Inscr. Lat., III, pp. 388 e 1643; Fluss, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV A, col. 2410; G. Kobler, Memorie per la storia della liburnica città di Fiume, I, Fiume 1896; B. Benussi, Tharsatica, Parenzo 1922; R. Gigante, I rinvenimenti romani del Corso, in Fiume, III (1925); G. Depoli, I punti oscuri della storia di Tarsatica e dell'origine di Fiume alla luce delle scoperte archeologiche, ibid., III (1925); E. Susmel, Fiume nel Medioevo. Le origini del comune, Bologna 1935.