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TARSO

di Giovanni MINGAZZINI - * - Enciclopedia Italiana (1937)
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TARSO (gr. ταρσός)

Giovanni MINGAZZINI
*

In anatomia umana questo termine si riferisce a due diverse formazioni.

1. Alla parte dello scheletro del piede compresa fra l'articolazione del collo del piede e il metatarso. È formato da sette ossa disposte in due ordini: uno posteriore formato dall'astragalo (talus) e il calcagno (calcaneum); uno anteriore formato dal cuboide (os cuboideum), dallo scaíoide (os naviculare), e i tre cuneiformi (ossa cuneiformia). Mediante l'astragalo il tarso s'articola con le parti distali del perone e della tibia, mediante il cuboide e i tre cuneiformi si articola con le basi delle cinque ossa del metatarso (v. piede; osseo, sistema).

La tarsalgia degli adolescenti (piede piatto valgo doloroso) è una malattia che colpisce quasi esclusivamente i giovani ed è caratterizzata dall'appiattimento della pianta del piede, la sua rotazione all'esterno, e l'apparizione di dolori vivi, localizzati soprattutto all'articolazione mediotarsale, e determina una contrattura dei muscoli vicini, specialmente dei peronei laterali e degli estensori del piede, di solito bilateralmente.

L'origine è di solito tossi-infettiva (reumatismo, blenorragia). Spesso s'associa ad altre deformità rachitiche: piede valgo e scoliosi. Riguardo alla patogenesi si ritiene si tratti di un processo artritico, a cui seguono fenomeni paralitici e contratturali. Va distinta dal piede piatto tabetico, oltre che per l'eziologia, anche per la presenza dei dolori, che mancano di solito nella osteoartropatia tabetica del piede. La tarsalgia degli adolescenti va distinta dai crampi dolorosi nei soggetti affetti da varici interne; dalla metatarsalgia, o nevralgia di Morton, che si presenta in soggetti artritici, gottosi, o affetti da intossicazioni croniche diverse.

2. Il tarso è la fibrocartilagine che costituisce lo scheletro della palpebra (v.). Può ammalarsi in seguito a infiammazione della ghiandola del Meibomio, a degenerazione amiloide della congiuntiva, a infiltrazione gommosa (tarsite luetica), a tracoma che ne determina la retrazione cicatriziale, causa principale della trichiasi. Si chiama tarsorrafia l'operazione che raccorcia la rima palpebrale riunendo i margini palpebrali e che si pratica specialmente nell'ectropion senile e paralitico e nel lagoftalmo.

Altri risultati per TARSO
  • tarso
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    anatomia e medicina Parte dello scheletro del piede compresa tra il collo di questo e i metatarsi; è composto da 7 ossa disposte in 2 ordini: astragalo e calcagno, cuboide, scafoide e i 3 cuneiformi. L’articolazione tarsometatarsica è quella che si stabilisce tra i 5 metatarsali e il secondo ordine ...
  • tarso
    Dizionario di Medicina (2010)
    Parte dello scheletro del piede compresa tra il collo di questo e i metatarsi; è composto da sette ossa disposte in due ordini: astragalo e calcagno, cuboide, scafoide e i tre cuneiformi. Il t. è anche lo strato fibroso situato nello spessore di ciascuna palpebra (t. superiore e inferiore) verso il ...
Vocabolario
tarso-tìbia
tarso-tibia tarso-tìbia locuz. usata come s. f. – In anatomia comparata, osso del piede degli uccelli risultante dalla saldatura della tibia (zeugopodio), notevolmente ingrossata, con le ossa della serie prossimale del tarso (basipodio)....
tarso-metatarso
tarso-metatarso locuz. usata come s. m. – In anatomia comparata, osso del piede degli uccelli risultante dalla saldatura delle ossa della serie distale del tarso con i tre metatarsi di mezzo, fusi in gran parte fra loro.
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