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TASCA

di Gabriella Aruch Scaravaglio - Enciclopedia Italiana (1937)
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TASCA (fr. poche; sp. bolsillo; ted. Tasche; ingl. pocket)

Gabriella Aruch Scaravaglio

Nei costumi classici medievali non esistono tasche: a riporre denaro, fazzoletti, ecc., servirono, fino al sec. XV e anche oltre, le cinture, i cappucci, le maniche. Le tasche e le "taschete" menzionate negli scritti dei secoli XIV e XV sono borse o scarselle. Solo nel tardo Cinquecento la tasca, più o meno nascosta, entra a far parte dell'abito maschile, mentre nel Seicento appare già come guarnizione della giubba e nel giustacuore; continua nel sec. XVIII nella "velada", nell'abito, nella sottoveste e nel panciotto, ed è in genere ornata di ricami e di galloni. Nel sec. XIX i mantelli, i pantaloni, le giacche sono tutti provvisti di tasche, e queste aumentano di numero fino ad arrivare alle 12 tasche dell'abito da uomo del 1936. Nel costume femminile la tasca appare nella seconda metà del sec. XVIII nei costumi da caccia e da amazzone; giustacuori e abiti a tipo maschile sono guarniti di tasche munite di risvolti, di bottoni e di ricami; alla fine del secolo molti abiti hanno le tasche tagliate in senso verticale sulla sottana. Ai primi dell'Ottocento la tasca viene di nuovo sostituita dalle borse; riappare con le prime crinoline, nascosta tra le crespe della veste, e verso il 1870 ritorna come guarnizione nelle "zuave" e nelle giacchette a campana, ma per breve tempo; riappare infine con l'abito tailleur nel sec. XX. Le esigenze pratiche hanno dato alla tasca una grandissima voga nella moda odierna, tanto che la si ritrova oggi in quasi tutte le vesti femminili.

Vedi anche
bottone moda Accessorio degli indumenti, a forma di disco, di pallina, di oliva ecc., che serve a unire due lembi. Per la fabbricazione sono usate moltissime materie prime: avorio vegetale (semi di piante della famiglia delle palme), legno (acero, faggio, ontano), corno (di bue e di bufalo), ossi (di bovini ... Pantalone Famosa maschera veneziana (Pantalón) del Cinquecento: mercante ricco e avaro, sordido, nemico ai giovani e sempre beffato (v. fig.). Con l’andare del tempo, il personaggio si trasformò in quello di un buon uomo. Fu C. Goldoni, togliendogli la maschera, a dargli un’impronta definitiva: quella del mercante ... cinturone Placca metallica (in genere di bronzo), unita a una fascia, anch’essa metallica o di stoffa, molto diffusa durante l’età del Ferro nei paesi celtici e in Italia. Tali cinturone, spesso di notevole valore artistico, sono frequenti soprattutto in area veneta, villanoviana e picena, e, fuori d’Italia, a ... borsa moda Accessorio prevalentemente femminile realizzato con pellami, tessuto, paglia, materiali sintetici, in varie fogge e grandezze, che serve per portare con sé denaro e altri oggetti.  ● D’uso assai largo prima che si applicassero tasche al vestito (17°-18° sec.), in origine la borsa aveva per lo più ...
Vocabolario
tasca
tasca s. f. [dal franco taska]. – 1. a. Elemento dei capi di vestiario, da uomo e da donna, costituito da una specie di sacchetto di tessuto, per lo più di fodera, che ha la funzione di contenere piccoli oggetti d’uso personale (t. vera),...
tascata
tascata s. f. [der. di tasca]. – La quantità di roba che è o può essere contenuta in una tasca: si portò via una t. di caramelle, di noccioline; una t. di soldi spiccioli.
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