TAŠKENT (A. T., 103-104)
KENT Città dell'Asia Centrale Russa, inclusa nella Repubblica degli Uzbeki, o Uzbekistan, e situata in un'oasi irrigata dalle acque del Čirčik e del Keles, tributarî del Syr-darja. La città, come molte altre dell'Asia Centrale Russa, è divisa in due parti, la città antica, abitata dagl'indigeni, e la città moderna, abitata dai Russi. La prima, molto estesa, con vie strette e tortuose, e con casupole dalle pareti impastate di terriccio, presenta un aspetto miserevole e non può in nessun modo essere paragonata, né per bellezza di costruzioni, né per intensità di vita, a Buchara o a Samarcanda. La città moderna, costruita secondo un piano regolare, presenta vie ampie, fiancheggiate da filari di alberi e da canali e numerosi giardini e parchi. La frequenza dei terremoti obbliga a costruire case basse, che però sono così più facilmente difese dai forti calori da pioppi e da varie specie di piante da frutta, allineate anche queste lungo le strade e nelle piazze e mantenute in vita da un complesso sistema d'irrigazione.
Taškent, che gode di buon clima, anche se caldo, è innanzi tutto un discreto centro industriale, possedendo stabilimenti per la decorticazione del cotone, fabbriche per la lavorazione del tabacco, una fonderia di rame, officine meccaniche, una fabbrica di cellulosa e segherie, e una centrale elettrica. Importanza particolare ha Taškent come mercato di avviamento dei prodotti locali e cioè bestiame, cotone e frutta secche, e per l'importazione di manufatti dalla Russia d'Europa. Il movimento commerciale è favorito dalle linee ferroviarie per Oremburgo e per Krasnovodsk e dal "Turksib" o ferrovia per Novo Sibirsk. La popolazione di Taškent è molto mista, ma vi predominano i Russi, i Sarti e gli Uzbeki, oltre a un certo numero di Kirghisi. Particolare cura è stata posta in questi ultimi anni all'educazione dell'elemento femminile, tanto nel campo culturale, quanto in quello professionale. Taškent possiede un teatro di prosa e uno d'opera. La città, che aveva verso il 1900 156.000 ab., ne conta ora (1934) oltre 490.000.
Istituzioni culturali. - Importante centro di cultura non solo per l'Uzbekistan, ma per tutta l'Asia centrale, a partire dall'avvento del regime sovietico. Nel 1918 vi fu fondata l'università statale dell'Asia centrale; vi è inoltre un istituto pedagogico, un istituto medico, un istituto industriale. Importanti l'istituto per ingegneri dell'irrigazione, l'istituto tessile e l'istituto Kujbyšev. Vi è pure un osservatorio astronomico, un ufficio per le ricerche geologiche, l'archivio dell'Asia Centrale, la biblioteca statale dell'Asia Centrale, un comitato archeologico, infine varie società scientifiche.
Storia. - Conosciuta sotto varî nomi (Čač, Šaš, ecc.) già nel sec. VII a. C., ha fatto parte dei dominî di varî popoli, che acquistarono successivamente la preponderanza nell'Asia Centrale. Nei secoli VIII-XI Taškent fu in potere degli Arabi, poi fu conquistata dai Turchi di Khoresme e dal 1220 dai Mongoli di Genghiz khān. Nel 1361 la città (sotto il nome di Taskura) fu occupata da Tamerlano; dal 1503 era in potere degli Uzbeki e dei Kirghiz-Kaissaki, nel 1723 dei Calmucchi, e dopo venne presa ora dai Bukhari, ora dai Kaissaki, ora dai Kokandesi. La diffusione dell'influenza russa e del dominio russo nell'Asia Centrale portò con sé l'occupazione di Taškent ad opera dell'esercito russo nel 1865. Taškent (Tashkend, ossia la "città di pietra") divenne il centro amministrativo e di collegamento dei possessi russi nell'Asia Centrale. Dopo la rivoluzione dell'ottobre 1917 Taškent divenne la capitale della repubblica sovietica indipendente del Turkestan: dal 1930 venne a far parte della provincia sovietica di Uzbekistan (capoluogo la città di Samarkand).
Bibl.: A. Dobromysiov, Taškent v prošlom i nastojaščem, Taškent 1912.