tassa piatta
loc. s.le f. Imposta ad aliquota fissa: sistema fiscale basato sul criterio della proporzionalità dell’aliquota e non su quello della sua progressività, ideato dall’economista statunitense Milton Friedman.
• se sulla «tassa piatta», sulle sanzioni e sull’immigrazione sarà più facile trovare una quadra, sul tema «Europa» le posizioni rischiano di essere più distanti. La Lega continua a sostenere che l’uscita dall’euro non sarebbe una disgrazia mentre Forza Italia rifiuta una lettura così radicale. La sintesi potrebbe essere quella di chiedere una profonda revisione dei trattati e rivedere gli eurovincoli che ci impongono politiche recessive. (Francesco Cramer, Giornale, 4 luglio 2015, p. 4, Interno) • Pagare meno affinché paghino tutti: lo slogan è tanto semplice quanto accattivante, la declinazione è un excursus dalla storia delle gabelle [...] Per dimostrare che una «tassa piatta» (bassa) non è un’utopia, tanto che è applicata in aliquote e forme diverse in 37 Paesi nel mondo (compresi 7 dell’Ue, ultima la Spagna). (Cesare Zapperi, Corriere della sera, 15 gennaio 2017, p. 8, Primo piano) • Se [...] i vari populismi raramente sono andati al potere, ma spesso hanno influenzato con i loro programmi le altre forze politiche, quanta responsabilità di questo stato di cose hanno i partiti tradizionali che hanno sposato slogan populistici (tetti agli stipendi, no ai vitalizi, tasse piatte, e così via) e quanta ne hanno media e intellettuali che hanno continuato ad accusare e lamentare senza proporre? (Sabino Cassese, Foglio, 6 marzo 2018, p. 1, Prima pagina).
- Composto dal s. f. tassa e dall’agg. piatto, ricalcando l’espressione ingl. flat tax.
- Già attestato nella Repubblica del 18 gennaio 1996, p. 23, Economia.
> flat tax.