TAURIANOVA (A. T., 27-28-29)
Comune della provincia di Reggio Calabria, nella Piana di Palmi, formato nel 1928 con la riunione in uno solo (kmq. 60,06) dei territorî dei comuni di Radicena, Iatrinoli e Terranova Sappo Minulio. Il nuovo nome allude alla città greca e poi romana di Tauriano i cui profughi, dopo la distruzione fattane dai Saraceni nel 950, avrebbero popolato la regione più interna, fondandovi nuovi paesi. La popolazione era nel 1931 di 19.189 ab., dei quali 15.000 nel centro principale Taurianova, formato dei due già capoluoghi contigui Radicena e Iatrinoli (208 e 200 m. s. m.), 1506 nel centro minore di Terranova (6 km. a S. di Taurianova e 260 m. s. m., oltre il torrente Marro), e i rimanenti nelle frazioni (minuscoli centri e case sparse) di Amato e San Martino, nella parte bassa della Piana, e Scroforio, fra Taurianova e Terranova. Storicamente Terranova è il centro più importante, fondato, secondo la tradizione, da profughi di Tauriano, come Seminara, donde il nome, cui fu aggiunto nel sec. XIX Sappo Minulio, da una supposta popolazione italica preesistente alla colonizzazione greca. Fu notevole centro fortificato, con chiese e conventi, sin dall'età normanna e passò attraverso varie case feudali fino ai Grimaldi di Genova, e nel sec. XVIII, ai Serra di Cassano. Distrutta dal terremoto del 5 febbraio 1783, che vi fece 1458 vittime ed ebbe nel suo territorio le manifestazioni più singolari e più note, fu ricostruita in proporzioni minori accanto alle rovine e in parte ridistrutta il 28 dicembre 1908. Radicena e Iatrinoli furono suoi casali, con Molochio e Rizziconi (tuttora comuni autonomi) e, per qualche tempo, con Gioia Tauro; ma nel sec. XIX la superarono demograficamente ed economicamente.
Il territorio del comune è fertilissimo di uliveti e Taurianova è il più importante centro di produzione olearia della Piana; ricca è pure la produzione di agrumi. Taurianova è stazione della ferrovia complementare Gioia Tauro-Cittanova.