TAVASTEHUS (finl. Hämeenlinna)
Città della Finlandia, capoluogo di provincia. Sorge sul parallelo 61° N. a circa 24° 27′ long. E., in fondo a una sottile e lunga propaggine del lago Vanajä, che è in comunicazione a sua volta col Pyhä, onde sono possibili le relazioni per via d'acqua con Tampere. Transita per Tavastehus anche la strada ferrata da Helsinki a Tampere, asse principale delle più intense comunicazioni ferroviarie del paese. La cittadina è dotata di un liceo e altre scuole, di banche e industrie varie. In vicinanza è il castello di Kronsburg o Tavasteborg, che data dal 1249.
La popolazione agglomerata era di 1668 ab. nel 1815 e raddoppiò in oltre mezzo secolo (3065 ab. nel 1870); poi crebbe più intensamente sino al 1910 (6376 ab.). Quasi stazionaria sino all'immediato dopoguerra, è poi salita negli ultimi anni notevolmente (7588 ab. nel 1927).
La provincia di Tavastehus è stesa sull'interno SE. del grande ripiano lacustre, fra 60° 30′ e 63° 35′ lat. N. La superficie complessiva è di 20.970 kmq., dei quali ben 3522 occupati dalle acque (16,8%). Capoluogo è la città omonima, ma città più popolose sono Tampere (53.000 ab.) e Lahti (9277 ab.). In complesso la popolazione toccava 389.056 ab. nel 1930 contro 360.528 nel 1920. La densità è passata negli ultimi settant'anni da 9 ab. per kmq. (1840) a 23 (1930).
Il nome di Tavastland (Häme) appare al principio del sec. XI e si estendeva in origine sino alla costa; poi se ne intese separato il Satakunta e ne furono ristretti i limiti anche a NE. e ad E. Dal 1749 i confini della regione sono gli attuali, che tuttavia non corrispondono esattamente a quelli della provincia. I Tavasti (Hämäläiset) presentano caratteristiche antropologiche e dialettali notevolmente distinte dai Finni occidentali e dai Savolaxi: statura media m. 1,67, prevalenza di brachicefali (60%), capelli e occhi chiari. Di carattere taciturno, tendente alla malinconia e alla sospettosità, sono insieme tenaci, resistenti alla fatica e rappresentano nello stato l'elemento conservatore per eccellenza. Della popolazione presente nel 1920, nelle tre città parlavano finlandese 57.547 ab. contro 1913 parlanti svedese, e rispettivamente 288.535 e 1405 nei comuni rurali. Circa metà degli abitanti è dedita all'agricoltura e all'allevamento (bovini), e l'altra alle industrie forestali e derivate.