Pittore giapponese (n. 1576 - m. 1643); non si hanno notizie precise sulla sua vita. Dalle poche opere che gli si attribuiscono (i paraventi dipinti nel Kennin-ji e nel Daigo-ji a Kyoto e nella fondazione Seikado a Tokyo) non senza incertezza, si manifesta una personalità tra le più originali per lo splendido effetto di colore, la vivacità e la leggerezza della pennellata, la larghezza pittorica con cui l'artista tratta l'oro e l'argento.