• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

TAZZA

di Gaetano BALLARDINI - Goffredo BENDINELLI - - Enciclopedia Italiana (1937)
  • Condividi

TAZZA (fr. tasse; sp. copa, vaso; ted. Schale; ingl. cup, bowl)

Gaetano BALLARDINI
Goffredo BENDINELLI

Piccolo recipiente basso, rotondo, a bocca più larga del fondo, con o senza coperchio, con manico, a basso piede. È più comunemente di ceramica. A metà. del Cinquecento, Cipriano Piccolpasso (v. maiolica) distingueva: "tazzoni o vogliam dire confettiere" dalle tazze e dalle "tazzine o vogliam ciotolette" a seconda delle più o meno grandi dimensioni del diametro di tali vasi, quantunque non risulti del tutto chiara la differenza fra le forme delle tazze e quelle della scodella. La tazza faceva parte delle "credenze", o serie di stoviglie per il servizio della mensa. Le forme "coperchiate" servivano più propriamente a contenere dolciumi, da cui il nome di "confettiere". Già sul finire del Quattrocento nelle carte faentine c'è ricordo di un'offerta al Magnifico Lorenzo di "tacce" (tazze) di maiolica, decorate con qualche "bella gentilezza"; e quest'uso di donare simili vasi continuò nel Cinquecento. L'evoluzione della tecnica ceramica e l'introduzione delle nuove materie prime, la porcellana e poi la terraglia, resero più comune questa sorte di vaso, divenuto indispensabile per gli usi della casa.

In architettura e scultura il vocabolo tazza (labrum, λουτήρ, λουτήριον) indica di regola: a) un largo bacino adibito a contenere acqua calda per bagno, come si usava nei calidarî delle pubbliche terme; b) una vasca da fontana, all'aperto. È un esempio della prima categoria il bacino di marmo delle Terme del Foro a Pompei. In entrambi i casi si tratta di una vasca comunemente di marmo, talora di bronzo, a collocazione fissa. Tazze e bacini del genere, per fontane vere o apparenti, si usavano ad abbellimento di giardini e di atrî delle case ellenistiche e romane. In tale funzione la tazza marmorea, di forma per lo più rotonda (se ne hanno anche di quadrate e di rettangolari) e di varia grandezza, manifesta il carattere essenzialmente ornamentale, mediante l'ampio diametro, la limitata profondità e la ricchezza artistica del piede e delle anse.

Il più sontuoso oggetto del genere è la tazza di porfido, semplice ma grandiosa (m. 4,15 di diam., in un solo pezzo), proveniente dalle Terme di Tito e situata al centro della sala rotonda del Museo Vaticano di Scultura. Munito talvolta di duplice, larga ansa, l'oggetto accusa una evidente somiglianza con la coppa greca detta "kylix". Al pregio della materia si aggiungeva spesso quello della decorazione scolpita: la quale, dalle scanalature del piede e dalle semplici baccellature alla base e all'orlo, va fino alle composizioni figurate, eseguite a forte rilievo. Un saggio del genere è la tazza marmorea (diam. m. 1,30) rinvenuta nel 1929 a Roma (Ospedale di S. Spirito), scolpita con figure di Tritoni e di Nereidi. La tazza, al pari di un'altra del Museo Nazionale di Napoli, adorna di protomi di Sfingi, è sollevata sopra un sostegno tripode a zampe leonine, e accusa l'imitazione di modelli in bronzo, nei quali era assente il pesante sostegno centrale di rinforzo. Di un'eleganza affatto particolare è la tazza di basalto nero dello stesso museo di Napoli, eretta su una colonnina, intorno a cui avvolge le spire del corpo anguiforme una figura di Scilla. Talune case e giardini di Pompei (donde provengono gli esemplari napoletani), come la casa dei Vettî, si adornano tuttora di simili tazze e bacini per zampilli di fontane. Su pitture parietali del sec. I dell'impero ricorre frequente il motivo della tazza da fontana, rappresentata nel suo ambiente abituale di verde, su uno sfondo di giardino (v. vol. XVII, p. 66).

V. tavv. LXXIII e LXXIV.

Bibl.: E. Saglio, in Daremberg e Saglio, Dictionnaire des Antiq., s. v. Labrum; V. Spinazzola, Le arti decorative al Museo Naz. di Napoli, Milano 1928, tav. 40 segg.; A. Mau, Pompeji in Lehen und Kunst, 2a ed., Lipsia 1908; A. Sogliano, La Casa dei Vetti, in Monum. dei Lincei, VIII (1898); Notizie Scavi, 1935, p. 69 segg. (P. Romanelli), tavole V-VII.

Vedi anche
stoviglie L’insieme del vasellame, per uso di tavola e di cucina (v. fig.). ● Sin da epoca antica, accanto a una produzione più semplice o rozza, destinata all’uso comune, si fabbricò un genere più fine, di valenza nobile o di lusso, sia nella stessa ceramica, sia con l’introduzione progressiva dell’uso di metalli ... ceramica chimica e tecnica Con la denominazione di prodotti ceramici si intende una vasta gamma di manufatti, diversi per composizione, struttura, proprietà, impiego ecc., aventi in comune il processo tecnologico di fabbricazione: si ottengono da materiali incoerenti (costituiti in gran parte da sostanze inorganiche ... argento Elemento chimico, di simbolo Ag, peso atomico 107,88, numero atomico 47.  generalità In natura l’argento è diffuso sia come minerale: argentite (Ag2S), pirargirite (3Ag2S•Sb2S3), cherargirite o luna cornea o argento corneo (AgCl), proustite (3Ag2S•As2S3) ecc., sia allo stato nativo; inoltre è spesso ... bronzo Categoria di leghe metalliche in cui entrano come componenti principali il rame (in una frazione superiore al 70%) e lo stagno. tecnica Il rame conferisce al bronzo malleabilità; lo stagno, invece, conferisce durezza (la durezza aumenta da 60 Brinell per il 4% di stagno a 300 per il 30%). Riguardo alla ...
Vocabolario
tazza
tazza s. f. [dall’arabo ṭāsa]. – 1. a. Piccolo recipiente di forma varia, con la bocca rotonda di maggiore o uguale ampiezza della base, dotato per lo più di un manico laterale, usato per servire e bere alimenti liquidi: t. di ceramica,...
water
water /'vater/ s. m. [abbrev. dell'ingl. water-closet] Il vaso di maiolica della stanza da bagno; tazza.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali