teatro radiofonico
teatro radiofònico locuz. sost. m. – Teatro trasmesso in radio. Con le innovazioni tecniche, di linguaggio e sperimentazione negli ultimi vent’anni le trasmissioni dedicate al teatro si sono arricchite, diversificando le proposte; non solo quindi sono stati mandati in onda spettacoli teatrali, ma anche rielaborazioni di testi teatrali adattati allo specifico mezzo radiofonico (ovvero il radioteatro), e sono stati scritti testi originali appositamente per la radio da autori contemporanei (ovvero i radiodrammi). Seguendo i debutti più importanti, nel 1997-98 andò in onda su Radio 3 il grande ciclo Teatri alla radio, curato da Luca Ronconi, cui sono seguiti Teatri alla radio – Europa oggi (2000) a cura di Franco Quadri, con un ciclo sulla nuova drammaturgia contemporanea europea; Il terzo orecchio (2002) a cura di Mario Martone, con una nuova rassegna di pezzi radiofonici realizzati appositamente per la radio (per es., da Pippo Delbono, o dalla Societas Raffaello Sanzio); Il consiglio teatrale (2005) curato da Franco Cordelli. Nel 2011, con il programma Tutto esaurito! (diretto da Marino Sinibaldi, con la cura di Antonio Audino e Laura Palmieri), riscoprendo anche testi d’archivio, si è intensificata la messa in onda di spettacoli (soprattutto teatro di narrazione e monologhi) ripresi in diretta e in versione integrale (rappresentati davanti a un pubblico nella sala A della Rai) di drammaturgia contemporanea; sono stati proposti reportage radiofonici con la rubrica Il teatro in prova e collegamenti con gli artisti prima del debutto (Radio 3 suite); sono stati infine commissionati radiodrammi originali a giovani artisti. Per quanto riguarda la scrittura radiofonica, anche su Radio 2, sono da segnalare la realizzazione di fiction radiofoniche, proposte seriali di media-breve durata, adattamenti dai fumetti (Diabolik, 2000) e da opere letterarie (Il nome della rosa di Umberto Eco, 2005).