tecnoburocrate
s. m. e f. (iron.) Burocrate che basa la sua competenza e il suo rigore gestionale sull’uso di metodi e strumenti tecnologici altamente sofisticati.
• Mancavano effettivamente da qualche mese i richiami al pessimismo cosmico dei tecnoburocrati europei. Stranamente, da quando i corvi hanno smesso di gracchiare, nel Vecchio Continente le cose in economia e nella finanza sono andate un po’ meglio. (Filippo Caleri, Tempo, 11 gennaio 2013, p. 7, Primo Piano) • i tecno-burocrati contestano la capacità delle procedure democratiche di dare buoni risultati. (Nadia Urbinati, Repubblica, 9 luglio 2014, p. 29, Commenti) • I tecnoburocrati che fanno capo a Danièle Nouy vivono mille miglia lontani dalla realtà delle imprese e delle piccole e medie istituzioni creditizie. Fanno di conto, moltiplicano, dividono, hano una visione computistica dell’Europa. (Stefano Righi, Corriere della sera, 21 novembre 2016, Corriere Economia, p. 6).
- Composto dal confisso tecno- aggiunto al s. m. e f. burocrate.
- Già attestato nella Stampa del 6 marzo 1977, p. 15, Dall’Interno (Guido Ceronetti).