Teilhard de Chardin, Pierre
Paleontologo e pensatore francese (Sarcenat, Puy-de-Dôme, 1881 - New York 1955). Gesuita (dal 1899), prof. di geologia e paleontologia all’Institut Catholique di Parigi, condusse ricerche nel bacino del Fiume Giallo e in zone dell’India, della Birmania e di Giava; studiò la fauna pliocenica d’Europa; nel 1935 partecipò alla scoperta del Sinanthropus pekinensis, avendo poi parte nella sistemazione del Quaternario dell’Estremo Oriente. Al di là dei contributi scientifici nell’ambito delle ricerche antropiche, T. ha tentato di tracciare il disegno di una concezione integralmente evoluzionistica mostrandone l’accordo profondo con i dati della fede cristiano-cattolica. Da una materia originaria l’evoluzione si svolge, attraverso processi di condensazione, fino ai più complessi livelli organici, fino alla vita (per generazione spontanea) e fino all’apparire della coscienza riflessa; con l’uomo si congiungono così in un quadro unitario cosmogenesi, biogenesi, antropogenesi. Tutto il processo si svolge in quanto sorretto da Dio creatore per momenti successivi in una tensione e ascesa a Dio stesso: non si tratta quindi di una catena di eventi puramente casuali e naturali, quanto piuttosto della realizzazione da parte del creato dei disegni preordinati da Dio. Proprio per questo, secondo T., l’evoluzione non si arresta con la comparsa del «fenomeno umano» sulla Terra, ma avanza in una «noogenesi» che unifica e indirizza l’umanità verso un fine divino e in essa rende solidali i destini del cosmo: alla fine di questo processo, spirituale, sta il «punto omega» che guida e orienta tutto il processo evolutivo. Torna qui il motivo neotestamentario e soprattutto paolino del Cristo mediatore, del significato cosmico dell’incarnazione, della divinazione dell’uomo e della solidarietà con lui del creato; Cristo si configura così come il principio, il fine e la condizione di tutto il processo evolutivo. Tra i suoi saggi più importanti, pubblicati in varie riviste, si segnalano: Comment se pose aujourd’hui la question du transformisme (1921); La paléontologie et l’apparition de l’homme (1923); Le paradoxe transformiste (1925); L’humanité se meut-elle biologiquement sur elle-même? (1949); L’évolution rédemptrice (1950). Tra i molti scritti, apparsi postumi nelle Oeuvres complètes: Le phénomène humain (1955; trad. it. Il fenomeno umano); L’apparition de l’homme (1956; trad. it. La comparsa dell’uomo); La vision du passé (1957; trad. it. La visione del passato); L’avenir de l’homme (1959; trad. it. L’avvenire dell’uomo); Hymne de l’Univers (1964; trad. it. Inno dell’Universo).