TEL AVĪV (XXXIII, p. 400)
V La città ha continuato nel suo eccezionale sviluppo topografico e demografico. Essa si è ampliata soprattutto verso nord, lungo il mare, ed in ogni senso verso l'interno: la popolazione che era di oltre 46.000 ab. nel 1931, era triplicata nel 1939 (140.000 ab.) ed alla fine del 1946 ammontava a 183.200 ab., tutti Ebrei, all'infuori di circa 700 unità. Tel Avīv, è perciò oggi la città più popolata della Palestina (v. in questa App.).
Lo sviluppo della città è dovuto sia al fatto che essa è lo sbocco di uno dei più fertili distretti costieri (agrumi, viti), sia soprattutto all'incremento industriale: importanti sono specialmente le industrie tessili (seta e raion), la maglieria, la calzetteria, il calzaturificio, la fabbricazione di saponi e tabacchi, talune industrie alimentari (cioccolata) e poligrafiche.
Il porto ha scarsa importanza ed anche quello contiguo di Giaffa è rimasto di arretrata efficienza e attrezzatura. Le due città, che hanno amministmzione separata, nell'insieme formano un complesso di circa 300.000 ab.