TEL YARMUT (Khirbet Yarmuk)
Sito palestinese 25 km a SO di Gerusalemme; si sviluppa su una superficie di c.a 16 ha, gran parte dei quali occupati dalla città bassa. Una piccola acropoli si innalza con un dislivello di 110 m all'estremità orientale dell'insediamento. Il centro di T. Y. divenne nel Bronzo Antico II-III una sorta di capitale regionale circondata da insediamenti satelliti.
Identificato nella metà del secolo scorso, il sito è stato oggetto di scavo per la prima volta solo nel 1970 per opera dell'archeologo A. Ben-Tor. A partire dal 1980 sono in corso scavi condotti da P. de Miroschedji del Centre de Recherche Français de Jérusalem, concentrati prevalentemente nell'angolo occidentale della città bassa. In questo settore sono emerse le testimonianze di un articolato sistema di fortificazioni che ha caratterizzato l'assetto difensivo della città del Bronzo Antico II-III. In uso per un periodo complessivo di 600 anni, le fortificazioni hanno subito diversi restauri identificabili in tre fasi.
Una fase abitativa di difficile interpretazione ha probabilmente preceduto la costruzione del primo muro di cinta in pietra (muro A), che doveva circondare una città già sviluppata sul piano urbanistico. Con uno spessore superiore a 5,50 m e un probabile alzato di mattoni, questo muro trova confronti in altri siti palestinesi contemporanei quali 'Ai, Teli el-Far'a Nord e Tell Ta'annak. A esso sono associate altre strutture: un bastione rettangolare circondato da un terrapieno di pietre (estensione complessiva: 35 X 20 m), ai cui lati sono due contrafforti, mentre lungo la faccia interna del muro A è addossato un ulteriore bastione oltre a un vasto edificio. Quest'ultimo, designato col nome di Edificio Grigio per il colore dei suoi alzati, presenta un solo ambiente dalla forma trapezoidale con una serie di basamenti di pietra su cui originariamente si impostavano le colonne che reggevano la copertura. In un secondo momento alla faccia esterna del muro A venne addossato un terrapieno, che aumentò di altri 15 m l'ampiezza del complesso difensivo. La fase successiva, sempre datata al Bronzo Antico II, è caratterizzata dalla costruzione di un secondo muro di cinta più esterno (muro B) che circonda l'intero perimetro del tell per una lunghezza di c.a 1,8 km. Anch'esso di pietra, il muro B presenta nella faccia esterna blocchi di notevoli dimensioni (0,60 X 2,60 m); in esso si apre la porta urbica, all'origine probabilmente associata a una porta interna più antica non ancora individuata, alla quale si accedeva per mezzo di un'ampia rampa attraverso un percorso a zig-zag.
La terza fase delle fortificazioni di T. Y. è caratterizzata dalla costruzione di piattaforme monumentali disposte fra i due muri di cinta. Di forma rettangolare (30/40 X 8/12,5 m), queste sono formate da blocchi di pietra che dovevano essere sormontati all'origine da strutture in mattoni fungendo da bastioni difensivi isolati; esempî simili compaiono ad 'Ai, Gerico e Teli Ta'annak, ma l'originalità delle piattaforme di T. Y. consiste nel loro elevato numero e nella loro particolare collocazione. Queste strutture appartengono al Bronzo Antico III, fase in cui sono emerse anche le testimonianze più significative dell'attività domestica e monumentale della città. Un settore ha rivelato i resti di un edificio pubblico, definito Edificio Bianco per il colore della sua spessa intonacatura, costituito da una sala oblunga (11,50 X 4,75 m) all'interno della quale quattro colonne disposte lungo l'asse centrale dovevano sorreggere la copertura.
In un altro settore sono stati trovati i resti di un'insula composta da diverse abitazioni e limitata da strade lastricate. Sui pavimenti sono stati rinvenuti numerosi materiali di uso comune in pietra, selce e rame oltre a diversi recipienti ceramici quali pìthoi, bacini e giare tipici del Bronzo Antico IIIB. Un complesso edilizio, di cui sfugge ancora il significato e che erroneamente A. Ben-Tor ha attribuito all'età bizantina definendolo una sorta di caravanserraglio, è connesso cronologicamente a quest'area residenziale. In un settore più settentrionale sono le tracce di un'area industriale dove sono stati identificati almeno quattro grandi forni.
Il sito fu abbandonato in piena prosperità, non essendo emersa per ora alcuna traccia di distruzione violenta.
Le testimonianze di un'occupazione tarda provengono solo da alcuni sondaggi effettuati sull'acropoli dove sono emerse evidenti testimonianze archeologiche databili tra l'Età del Ferro e l'epoca bizantina.
Bibl.: A. Druks, Tel Yarmuth, in Hadašot Arkheologiyot, V, 1963, pp. 20- 21; Η. Ν. Richardson, A Stamped Handle from Khirbet Yarmuk, in BASOR, 192, 1968, pp. 12-16; A. Ben-Tor, The First Season of Excavations at Tel- Yarmuth, August 19JO, in Qedem, I, 1975, pp. 55-87; P. de Miroschedji, Tel Yarmouth, un site du Bronze ancien en Israel, in Paléorient, VI, 1980, pp. 281- 286; id., Yarmouth, I. Rapport sur les trois premières campagnes de fouilles à Tel Yarmouth (Israël), 1980-1982, Parigi 1988; id., The Early Bronze Age Fortifications at Tel Yarmut. An Interim Statement, in Eretz Israel, XXI, 1990, pp. 48-61. - Le comunicazioni preliminari degli scavi sono pubblicate in IsrExplJ a partire dal 1980.
(Q Rossoni)