teleamministrazione
teleamministrazióne s. f. – Termine con il quale si fa riferimento a un’amministrazione pubblica in cui i procedimenti legali sono completamente telematizzati e gli atti, in formato elettronico, posseggono valore giuridico. Sviluppatasi inizialmente come utilizzo dell’informatica nel mondo della burocrazia, la t., tuttora in fase di progettazione definitiva, si basa su due principi fondamentali: che gli atti amministrativi siano emanati esclusivamente in forma elettronica e che esista un centro di elaborazione dati che metta in comunicazione ogni centro dell’amministrazione. L’obiettivo della t., infatti, non è semplicemente l’eliminazione del supporto cartaceo, che resta comunque un guadagno in termini economici e ambientali, bensì è rappresentato da un potenziamento della produttività della pubblica amministrazione, resa più snella e più veloce dai rapidi tempi telematici, con un conseguente miglioramento dei servizi offerti al cittadino. A questo fine, elettronici devono essere il procedimento cui si dà avvio, le firme da apporsi e l’atto amministrativo di per sé, presupposti che hanno nel tempo ritardato la realizzazione della t., anche a causa della non controllabilità delle norme di sicurezza e privacy del sistema telematico. Allo stato attuale, gli atti sono prima formulati in carta e convalidati e poi inseriti in un elaboratore informatico, che assurge così alla funzione di solo archivio telematico. L’obiettivo da raggiungersi, quindi, attraverso una serie di riforme legislative a oggi solo in parte avviate, sarà di evitare questa duplicazione documentale e sfruttare completamente le potenzialità di una burocrazia telematica giuridicamente valida. In questo senso, la t. è vista come uno strumento per raggiungere risultati innovativi da un punto di vista di gestione dell’amministrazione pubblica, quali, tra gli altri, l’incremento di atti amministrativi automatizzati, l’evidenziazione rapida delle eventuali disfunzioni procedurali e la generalizzazione di un protocollo nazionale comune con annessa riduzione di casi di disparità di trattamento del cittadino. Il transito dall’attuale sistema alla t. è però non privo di problemi, il che la rende ancora solo un progetto di cui si ignorano i tempi di realizzazione.