TELEFANE (Τηλεϕανής, Telephănes)
Scultore focese, fiorito probabilmente nella prima metà del sec. V a. C.; è noto per un passo di Plinio, da cui risulta che era un artista di altissimo valore, tale da non temere il confronto con Policleto, Mirone e Pitagora, benché assai meno noto di essi, sia perché le sue opere erano confinate in Tessaglia, sia perché volutamente trascurato per avere speso il suo ingegno a servigio dei re persiani Serse e Dario. È controverso se Plinio alluda a Dario I o al più tardo Dario Noto. Plinio ricorda alcune sue opere che non sono state identificate: alla sua arte è stato invece ascritto l'Ermete Ludovisi e con essa sono stati messi in rapporto i rilievi sepolcrali tessalici: ma sono ipotesi, allo stato attuale degli studî, non sufficientemente fondate.
Bibl.: L. Heuzey, Un artiste grec au service de la Perse: Télèphanes de Phocée, in Origines orientales de l'art, Parigi 1891-1915, pp. 387-392; M. Brunn, Geschichte d. griech. Künstler, I, 2a ed., Stoccarda 1889, pp. 212-298; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V B, col. 366 seg.