TELEFO di Pergamo
Grammatico e retore del sec. II d. C.; vissuto sotto Adriano, fu maestro di Lucio Vero. Della sua molteplice attività si ha notizia dal lessico di Suida, e dai molti titoli delle sue opere non è difficile ricostruire una definita e unitaria figura di grammatico con interessi filosofici, e quindi di sofista.
Oltre a un'opera grammaticale Περὶ συντάξεως ἀττικοῦ λόγου, sono caratteristiche le sue opere di teoria retorica basate sullo studio dei poemi omerici (Περὶ τῆς καϑ'"Ομηρον ῥητορικῆς, περὶ τῶν παρ'῾Ομήρῳ σχημάτων), e che rivelano quindi un'intima aderenza alle dottrine linguistiche e stilistiche degli Stoici. La medesima impronta stoica scorgiamo anche nel titolo d'un'altra opera, il quale già mostra il programma di asserire l'esclusiva purezza e grecità della lingua omerica: ὅτι μόνος "Ομηρος τῶν ἀρχαίων ἑλληνίζει; da cui anche è lecito postulare una posizione antiatticistica di T. nei problemi linguistici. Nient'altro che un tardo seguito della controversia fra Cratete e Aristarco sulla localizzazione dei viaggi di Ulisse noi pensiamo che sia stato il libro apposito di T., Περὶ τῆς 'Οδυσσέως πλάνης. Da notare infine anche la parte che egli prese nella polemica sorta in seguito agli attacchi di Platone contro Omero in un'opera dal suggestivo titolo: Intorno alla concordanza tra Omero e Platone.
Se d'altra parte fermiamo l'attenzione sulle sue opere di carattere storico-antiquario su Pergamo (Περιήγησις Περγάμου, περὶ τοῦ ἐν Περγάμῳ Σηβαστείου, περὶ τῶν Περγάμου Βασιλέων), o sulle Leggi e costumi di Atene, o sui Tribunali ateniesi, e a queste avviciniamo anche le Vite di poeti tragici e comici, saremmo portati a riconoscere in T. anche un'attività conforme agl'indirizzi della scuola aristotelica, se non preferissimo inquadrare questi trattati in una generale attività erudita di sofista e avvicinarli piuttosto ad altri libri di T., di svariato interesse letterario o d'importanza linguistica (per esempio, un lessico di sinonimi).
Bibl.: C. Müller, Frag. Hist. Graec., III, 639 segg. Vedi W. Christ-W. Schmid-O. Stählin, Geschichte der griech. Literatur, 6a ed., II, ii, Monaco 1924, p. 869; W. Kroll, Gesch. der klass. Philologie, 1908, p. 44.