telefonino intelligente
loc. s.le m. Telefono cellulare dotato di memoria e capacità di connessione alla rete telematica molto avanzate, che utilizza un sistema operativo per dispositivi mobili, che consente di installare applicazioni aggiuntive.
• non basta sapere che la rete contiene queste informazioni. Ci vogliono delle applicazioni per farle arrivare al compratore. Applicazioni che esistono, e che si stanno ampliando a dismisura con l’uso crescente dei telefonini intelligenti (smartphone). Ci sono applicazioni in alcuni Paesi che ti dicono per esempio, se a distanza di un chilometro da dove ti trovi in quel momento, puoi trovare un iPod (e, domani, magari, il parmigiano reggiano) a un prezzo minore di quello che hai appena visto... (Fabrizio Galimberti, Sole 24 Ore, 3 giugno 2012, p. 12) • Il mondo è mobile. Mentre calano i personal computer, crescono a dismisura gli smartphone: l’anno scorso nel mondo, per la prima volta, sono stati venduti più di un miliardo di telefonini intelligenti. Con una crescita sul 2012, secondo la società di analisi Idc, del 40%. (Edoardo Segantini, Corriere della sera, 29 gennaio 2014, p. 34, Idee & opinioni) • Come ogni strumento, il telefonino in partenza è un oggetto neutro come ‒ che so ‒ un coltello. [...] Quando è invece lui che controlla noi la colpa non è sua ma di chi lo ha in mano. Ho schematizzato un po’ anche per rassicurarmi. In realtà so benissimo che il telefonino intelligente ha modificato se non le nostre vite sicuramente la nostra percezione del contatto. (Corrado Augias, Repubblica, 9 marzo 2016, p. 30, Commenti).
- Composto dal s. m. telefonino e dall’agg. intelligente, ricalcando l’espressione ingl. smartphone.
- Già attestato nell’Unità del 10 maggio 1999, p. 8, In rete (Roberto Giovannini).
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