Uomo politico e drammaturgo ungherese (Pest 1811 - ivi 1861); dal 1843 fu uno dei capi dell'opposizione liberale alla Camera dei magnati ungherese. Rappresentante del governo Kossuth a Parigi (1848-49), fu arrestato in Sassonia (1860) e, consegnato all'Austria, fu graziato da Francesco Giuseppe a patto che si astenesse da ogni opposizione. Tornò però a capo dell'opposizione (1861); finì suicida. Importante la sua tragedia Kegyenc ("Il favorito", 1841). In italiano pubblicò L'Ungheria ai popoli civilizzati, manifesto in nome del governo ungherese (1849).