TELEMARK (A. T., 63-64)
Regione montuosa della Norvegia meridionale, che forma una provincia (fylke) ampia 15.118 kmq. e con 128.754 ab. (1930; 8,4 per kmq.). Le boscose montagne del Telemark sono formate da terreni dell'Archeano più recente, composti di quarziti, scisti argillosi, conglomerati, tufi e lave antiche disposti in piani paralleli. L'erosione glaciale e fluviale vi ha inciso solchi profondi, dominati dalle cime del Blá fjell (1370 m.), dello Store fjell (1490 m.), del Gjuvik fjell (1528 m.) e del Gausta (1883 m.). I principali solchi vallivi sono tre: a nord quello che accoglie le acque dei laghi Mös, Tinn e Hitterdals; al centro, quello ove si adagia il Seljords vatn; a sud, il solco dei laghi Bandaks e Kviteseid. Il sistema idrografico del Telemark fa capo al Nord sjö, donde esce lo Skien. La frequenza dei bacini lacustri, il rigoglio delle foreste che ammantano le montagne, l'imponenza delle poderose cascate, sfruttate per la produzione di energia elettrica, rendono assai bello il paesaggio del Telemark, dove si verifica quindi un notevole movimento turistico. L'energia elettrica viene utilizzata da varie industrie; importantissimi sono gli stabilimenti elettrochimici di Rjukan e di Notodden, le cartiere di Skotfoss e le segherie e le cartiere di Skien, che è il capoluogo del filke ed ha 15.596 ab.
Oltre che nelle industrie sopra citate, la popolazione è occupata nello sfruttamento forestale, in quello minerario (minerali di ferro di Notodden) e nell'allevamento. Le comunicazioni si fanno in gran parte per via d'acqua; poche sono le ferrovie (la linea principale collega Brevik e Skien con Drammen e Oslo). Sulla costa frastagliatissima e fronteggiata da numerose isole i porti principali sono Langesund e Kragerö.