telematica
In informatica e nella tecnica delle telecomunicazioni, insieme delle soluzioni adottate per porre in corrispondenza, mediante risorse di telecomunicazioni, applicazioni residenti in sistemi di elaborazione remoti e collegati tra loro, consentendo l’automazione delle procedure, il controllo a distanza di processi produttivi, l’elaborazione a distanza di dati. La parola t., nata dalla fusione dei termini telecomunicazioni e informatica, è entrata nell’uso comune quando le tecnologie digitali hanno iniziato a essere usate per inviare a distanza informazioni tramite mezzi di trasmissione – cavi oppure onde elettromagnetiche – che in precedenza erano serviti per inviare segnali analogici. Il primo passo in questo senso è stato l’utilizzo delle normali reti telefoniche per collegare tra loro i computer. Ciò è stato possibile all’inizio degli anni Cinquanta del 20° sec. grazie all’invenzione del modem, che consentiva l’accesso a distanza a banche dati informatiche e cui si deve la nascita delle prime BBS (Bulletin board system), le prime comunità telematiche. Da ricordare anche il sistema videotex (apparso in Italia negli anni Ottanta del 20° sec. con il nome commerciale Videotel), che consentiva l’accesso a banche dati e liste di discussione per mezzo di appositi terminali dotati di video e di tastiera collegati alla rete telefonica. Oggi lo strumento telematico per eccellenza è Internet che, iniziato a essere impiegato a partire dagli anni Sessanta del 20° sec., ma diffusosi a livello globale tra la fine del 20° e l’inizio del 21° sec., mette in comunicazione le innumerevoli reti informatiche nate in tutto il mondo. Grazie a Internet, la t. offre una vasta categoria di servizi anche al singolo cittadino, compresi i cataloghi on-line dei circuiti bibliotecari e gli archivi storici di documenti in forma digitale. Internet è descritto spesso come lo strumento democratico per eccellenza. Chiunque, infatti, può immettere in rete le informazioni che desidera, approfittando anche del relativo anonimato (mai in realtà assoluto perché ogni sito è associato a nome e cognome di una persona) consentito dalla tecnologia. Non è stato però ancora risolto il problema dell’uso illegittimo della rete che, proprio grazie alla sua particolare struttura, si presta a una serie di comportamenti non corretti o addirittura illegali. La connessione delle reti mette a rischio i dati riservati contenuti nei PC e nei server aziendali, come pure ha permesso la diffusione del fenomeno dei virus informatici, delle intromissioni non autorizzate, del furto di informazioni e così via. Fino a oggi, tutti i tentativi di controllare la rete sono sostanzialmente falliti. Alcuni Paesi autoritari hanno adottato tecniche rigorose per controllare contenuti e utenti (soprattutto a fini politici), ma questi tentativi hanno generalmente vita limitata in quanto possono essere superati con vari accorgimenti.