teleriscaldamento
Sistema di riscaldamento, fornitura di acqua calda (e, in certi casi, di raffreddamento degli ambienti) che utilizza nella prevalenza dei casi il calore prodotto nelle centrali di cogenerazione ad alto rendimento, nelle centrali di termovalorizzazione dei rifiuti e in quelle termoelettriche.
La rete di trasporto, in uscita dalla centrale di produzione, è costituita da tubi che corrono sotto il piano stradale e conducono un fluido termovettore (acqua calda, acqua surriscaldata o vapore) che trasmette calore agli impianti del cliente mediante uno scambiatore termico. Questa rete può avere dimensioni variabili, dalla piccola rete che allaccia pochi condomini, a quella che connette un quartiere, fino a quella che copre un’intera città. Nel punto di congiunzione della rete con l’impianto interno del cliente è presente un contatore di calorie che permette la quantificazione del servizio reso e la fatturazione dei consumi effettuati. Le prime reti di t., in Italia ma ancora prima in Paesi come Russia, Canada, Germania, Cina, sono nate per sfruttare il calore in eccesso prodotto da impianti industriali.
Un elemento che ha portato negli anni al diffondersi di questa tecnologia è la possibilità di usare la stessa fonte di calore per attivare una rete di teleraffreddamento. Per mezzo di impianti frigoassorbitori, è infatti possibile convertire il calore trasportato dalla rete in freddo, per usi principalmente di condizionamento e di refrigerazione.