BINI, Telesforo
Nato a Villa Basilica (Lucca) il 19 gennaio 1805, da Tommaso e da Maria Vittoria Pollera, compì gli studi nel seminario arcivescovile; fu ordinato sacerdote il 22 marzo 1828 e nominato, il 16 ottobre dello stesso anno, pubblico bibliotecario. Tenne questo ufficio fino alla morte, adoperandosi con successo a ricostituire e ampliare il patrimonio bibliografico della pubblica biblioteca di Lucca, gravemente danneggiato dall'incendio del 1822.
Fu insegnante di filosofia nel seminario arcivescovile e precettore di tale disciplina al figlio del duca Carlo Lodovico, il futuro Carlo III di Parma. Insieme col canonico Paolo Bertolozzi, fu tra i primi divulgatori a Lucca delle dottrine di Rosmini, alle quali indirizzò Carlo Pagano Paganini, che fu suo successore nella cattedra del seminario e poi docente all'università di Pisa.
Dal 1847 diresse il periodico politico-religioso locale La Pragmalogia cattolica (sorto nel 1828 a imitazione delle modenesi Memorie di religione di mons. G. Baraldi) e, dopo la cessazione di questo nel 1851, l'Araldo della Pragmalogia cattolica, organo ufficiale della Pia aggregazione cattolica, fino almeno al 1857 (Sforza, p. 496).
L'indirizzo dei due periodici fu costantemente ostile al moto nazionale unitario e, dopo l'annessione di Lucca alla Toscana nel 1847, alla polemica contro il liberalismo si accompagnò quella contro il giurisdizionalismo di Leopoldo II, in difesa dell'autonomia della Chiesa lucchese.
Conosciuto e apprezzato oratore sacro, il B. predicò in molte città italiane fra cui Milano, Venezia, Roma e Napoli. Morì a Lucca il 15 luglio 1861.
Oltre a numerose orazioni sacre e di circostanza, rimangono del B. vari scritti di erudizione storica e filologica. Molto diseguale è il valore dei primi, che vanno dalle storie edificanti di pie tradizioni locali fino a lavori di grande impegno, come quello sui Lucchesi a Venezia nei secc. XIII e XIV. Difettano però tutti di rigore critico e risentono del moralismo reazionario dell'autore.
Purista come l'illustre concittadino Luigi Fornaciari, cui fu legato da profonda amicizia, curò l'edizione di scritti inediti "del buon secolo della lingua", senza però la necessaria intelligenza critica nella costituzione del testo; incorse perciò in vistosi errori che suscitarono polemiche fra gli studiosi.
Opere principali: Dei Tempieri in Lucca, Lucca 1839; Laudi spirituali di Bianco da Siena. Codice inedito, ibid. 1851; Rime e prose del buon secolo della lingua tratte da mss. e in parte inedite, ibid. 1852 (su queste due ultime opere v. rec. in Civiltà cattolica, III [1853], pp. 306-317); Di una scrittura del '200: lettera a P. Fanfani, in L'Etruria, II (1852), pp. 89 s.; Ranieri de' Rinaldeschi,esposizione di salmi. Testo di lingua inedito, Lucca 1853; I Lucchesi a Venezia. Alcuni studi sopra i secc. XIII e XIV, I-II, ibid. 1853-1856: il III volume, inedito e incompiuto, in Bibl. Gov. di Lucca, ms. 745, e in Bibl. dell'Arch. di Stato di Lucca, ms. 57 (v. però di quest'opera l'importante recens. di S. Bongi: Della mercatura dei Lucchesi nei secc. XIII e XIV. Riv. dell'opera di T. B., Lucca 1858; v. anche G. Canestrini,I Lucchesi a Venezia. Alcuni studi... di T. B., in Arch. stor. ital., n.s., II, 1 [1855], pp. 212-219, e VI, 2 [1857], pp. 2-24); Volgarizzamento delle collazioni dei SS. Padri dei ven. Giovanni Cassiano, Lucca 1854 (v. la violenta rec. di V. Nannucci,Rivista delle collazioni... mandate alla luce da T. B., Firenze 1856); Giovanni Guidiccioni,lettere inedite, Lucca 1855; Alcuni sermoni di T. B. e un ragionamento inedito di A. Cesari, ibid. 1856; De' Sommi Pontefici in Lucca, ibid. 1857; Di chi promuovesse la riedificazione della cattedrale di Lucca dal 1060 al 1070. Ricerche storiche, ibid. 1859. Copioso materiale di ricerca per un'opera sui Cavalieri di Altopascio, in Bibl. dell'Arch. di Stato di Lucca, ms. 57, e sui Lucchesi alla crociata sotto il vescovo Roberto dal 1203 al 1225, in Bibl. gov. di Lucca, ms. 745. Parte del carteggio in Bibl. gov. di Lucca, mss. 3109 e 3364-1, e in Bibl. dell'Arch. di Stato di Lucca, ms. 56.
Fonti e Bibl.: G. Lucchesini,Opere, Lucca 1832-34, XXI, pp. 90 s.; M. Pierantoni,I funerali di mons. T. B. celebrati dagli amici, in Araldo cattolico, XVIII (1861), n. 34; R. Mezzetti,Nei solenni funerali di mons. T. B., Lucca 1861; E. Ridolfi,Ricordo di M. Pierantoni, ibid. 1870, pp. 30-33; S. Bongi,Invent. dell'Arch. di Stato di Lucca, I, ibid. 1872, pp. 4, 8, 12, 16, 17, 24; II, ibid. 1876, pp. 233, 245; IV, ibid. 1888, pp. 151, 184, 328; VI, a cura di D. Corsi, ibid. 1961, pp. 110; L. Del Prete,Cenni storici sulla origine e progresso della pubblica biblioteca di Lucca, in Atti della R. Acc. lucchese, XX (1876), pp. 72, 87, 89-91; C. P. Paganini,Sulle più riposte armonie della filosofia naturale colla filosofia soprannaturale, Pisa 1882 (dedica a T. B.); L. Fornaciari,Epistolario, Firenze 1899, pp. 52-58, 130-32, 174 s., 191-93, 233, 242, 244; G. Sforza,Ricordi e biografie lucchesi, Lucca 1918, pp. 409, 479 s., 483, 490-95, 496, 633 s., 636, 640, 641, 643, 698 s.; F. Martini,Confessioni e ricordi, Firenze 1922, pp. 165 s.; C. Frati,Diz. biobibl. dei bibliotecari e bibliofili italiani, Firenze 1934,ad vocem; R. Ciampini, G. P. Viesseux, Torino 1953, pp. 265, 340-43; M. Stanghellini-U. Tintori,Storia del movimento cattolico lucchese, Roma 1958, pp. 29, 41, 62, 67, 284.