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TELESTESIA

di Emilio Servadio - Enciclopedia Italiana (1937)
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TELESTESIA (dal gr. τῆλε "lontano" e αἴσϑησις "sensibilità")

Emilio Servadio

Forma particolare di chiaroveggenza (v.), per cui i soggetti (sensitivi, ipnotizzati, medium) percepiscono a distanza eventi od oggetti materiali, orientando la propria personalità psichica verso l'ambiente in cui si trovano gli oggetti o in cui si svolgono gli eventi. Sotto questo vocabolo, introdotto nel 1882 da F.W.H. Myers, non si ricomprende la percezione dell'altrui pensiero (telepatia, v.), né, in genere, la conoscenza paranormale degli eventi passati o futuri (chiaroveggenza temporale). Nel concetto del Myers la telestesia implica poi un correlato emotivo, sensoriale o motorio, e si distingue perciò dalla percezione paranormale d'immagini o di idee. La telestesia può essere spontanea o sperimentale, al pari della telepatia.

Tra i casi sperimentali vanno annoverati quelli degl'ipotetici "viaggi", in condizione di sonnambulismo artificiale, compiuti mentalmente dai soggetti "magnetizzati", specie nella prima metà del sec. XIX (v. magnetismo: Magnetismo animale).

Bibl.: E. Bozzano, Dei fenomeni di telestesia, Roma 1920. V. anche chiaroveggenza; psichica, ricerca; telepatia.

Vedi anche
parapsicologia Studio di presunti fenomeni, detti paranormali, non spiegabili in base alle leggi scientifiche (fisiche, biologiche, psicologiche ecc.) conosciute. Tali fenomeni si verificherebbero grazie a particolari poteri attribuiti ad alcune persone (sensitivi o medium) e consisterebbero in modificazioni del mondo ... Clemens Maria Brentano Poeta tedesco (Ehrenbreitstein s. Reno 1778 - Aschaffenburg 1842). Di padre italiano e di madre tedesca, studiò a Halle e a Jena, dove strinse amicizia con i romantici L. Tieck e F. Schlegel. In questo periodo pubblicò una commedia satirica (Gustav Wasa, 1800) e un romanzo (Godwi, 2 voll., 1801-1802) ... magia Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, ora considerata forma di conoscenza superiore, ora rifiutata come impostura e condannata dalle autorità ... Sibilla (gr. Σίβυλλα, lat. Sibylla) Nell’antichità classica, fin dal periodo arcaico della Grecia, particolare tipo di veggente femminile. I primi dati letterari (da Eraclito in poi) parlano di una Sibilla, al singolare e senza precisazione del luogo della sua attività; da Aristotele in poi si allude a più Sibilla ...
Altri risultati per TELESTESIA
  • chiaroveggenza
    Enciclopedia on line
    In parapsicologia, la presunta facoltà di percezione a distanza, nello spazio e nel tempo, che si eserciterebbe indipendentemente dai mezzi normali di conoscenza e in modo tale da escludere che le cognizioni acquisite traggano origine da una mentalità estrinseca al percipiente. Principali modalità sono ...
  • CHIAROVEGGENZA
    Enciclopedia Italiana (1931)
    Facoltà propria a certi individui, in speciali circostanze, di percepire un evento, nello spazio o nel tempo, senza il soccorso dei sensi empirici, e in modo tale da escludere che le cognizioni acquisite traggano origine da una mentalità estrinseca al percipiente. Il vocabolo è inteso dai più come sinonimo ...
Vocabolario
telesteṡìa
telestesia telesteṡìa s. f. [comp. di tele- e -estesia]. – Forma particolare di percezione extrasensoriale, per cui si ritiene che taluni individui possano avere nozione, a distanza, di eventi o di oggetti (il termine vuole escludere sia...
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