TELEX
. Caratteristiche del servizio Telex. - Il Telex (dall'ingl. telegraph exchange), è un servizio pubblico telegrafico, analogo al servizio telefonico d'abbonato, che consente a due qualsiasi utenti del servizio stesso di stabilire una comunicazione diretta a mezzo di telestampariti (v. telescrivente, in questa App.) installati nelle rispettive sedi, utilizzando una rete a commutazione.
Le linee degli utenti fanno capo a centrali di commutazione collegate fra loro ed aventi il compito appunto di commutare i circuiti telegrafici interessati di volta in volta al collegamento.
La commutazione, inizialmente manuale in taluni Paesi, è o sta per divenire automatica, almeno per il traffico interno, nei principali Paesi europei. Ciascun utente, dopo aver formato il numero del corrispondente desiderato, sulla tastiera del proprio telestampante, oppure, secondo altri sistemi, a mezzo di un disco combinatore telefonico, può mettersi in collegamento telegrafico diretto con qualsiasi altro utente della rete t. in modo completamente automatico; ottenuto il collegamento, può scambiare messaggi nei due sensi o trasmetterli anche in assenza del destinatario.
Per quanto riguarda il traffico internazionale, che nel servizio t. ha in genere maggiore importanza del traffico interno, fno al 1960 la commutazione in campo europeo è stata, salvo poche eccezioni, semiautomatica. L'utente chiama automaticamente il proprio posto di operatrice internazionale, impegnando eventualmente con la sua chiamata anche una linea libera verso il Paese estero richiesto, e indica poi il numero dell'utente estero desiderato; l'operatrice, se la rete estera è automatica, seleziona direttamente questo numero e, ottenutolo, stabilisce il collegamento fra chiamante e chiamato. Si prevede però che, fra non molto, anche il servizio internazionale nell'ambito europeo, e, molto probabilmente, anche in quello intercontinentale, sarà completamente automatizzato, con possibilità quindi per l'utente di ottenere in ogni caso il collegamento desiderato senza intervento di altre persone. Le apparecchiature per la selezione internazionale sono installate in ciascuna Nazione in centri cosiddetti "teste di linea internazionali", collegati agli analoghi centri delle Nazioni con cui si svolge o si prevede possa svolgersi un traffico di una certa entità. Il servizio si svolge invece attraverso transiti internazionali semiautomatici quando il traffico fra due Paesi, generalmente non confinanti, è o si prevede di modesta entità.
Il servizio t., date le sue particolari caratteristiche, interessa in modo notevole gli Enti che hanno necessità di scambio frequente e immediato di informazioni, quali ditte commerciali, industriali e agricole, banche, società di trasporti, operatori economici, ecc. La comunicazione t. presenta infatti, per tali Enti, rispetto a quella telefonica, speciali vantaggi fra i quali: scambio di messaggi scritti che possono essere conservati a scopo di documentazione; maggiore facilità di esatta interpretazìone del messaggio, essendo esclusi i possibili malintesi della conversazione telefonica, specialmente nei rapporti internazionali fra corrispondenti di lingue diverse; possibilità di trasmissione di messaggi in assenza del destinatario ed, eventualinente, in ore di minor traffico e quindi con tariffe più favorevoli; maggior grado di automazione del servizio.
Inoltre, la comunicazione t., se le tariffe corrispondono a quelle che possono essere adottate nelle reti con elevato numero di utenti, risulta, a parità di contenuto d'informazione, più economica della comunicazione telefonica e, a differenza di questa, può essere ottenuta, non solo, come accennato dianzi, in modo completamente automatico nell'ambito nazionale e, gradualmente, anche nell'ambito internazionale, ma quasi sempre con maggiore immediatezza.
Il minor costo del messaggio t. è dovuto sostanzialmente al fatto che l'informazione è contenuta in una successione di caratteri, e quindi è ridotta ad una forma che è la più semplice tra tutte quelle relative a qualsiasi tipo di messaggio e, in particolare, a quello telefonico; ne consegue che le caratteristiche, l'impegno e quindi il costo del mezzo trasmissivo risultano di minore importanza ed entità rispetto a quanto è invece necessario per la trasmissione di altri tipi di messaggio.
Infatti il canale telegrafico impegna una banda di trasmissione (120 Hz) assai meno ampia di quella relativa a un canale telefonico (banda netta 3100 Hz) e il costo di occupazione dei canali (pur tenendo conto dell'incidenza del costo delle apparecchiature di telegrafia armonica che occorre aggiungere a quello del canale telefonico) risulta sensibilmente minore per la trasmissione telegrafica, anche nel caso che l'informazione sia trasmessa con uguale numero di parole e anche se per trasmettere lo stesso numero di parole può accadere di dover impiegare per via telegrafica un tempo maggiore.
In pratica, si e constatato che il numero di parole adoperato in un testo scritto, anche se redatto non in stile telegrafico ma in lingua corrente, è sensibilmente minore di quello adoperato per trasmettere la stessa informazione a mezzo del linguaggio parlato, sia perché nel parlare vi è una naturale tendenza ad abbondare in spiegazioni per timore di non essere ben compresi, sia perché, se la qualità della via di trasmissione non è ottima, alcune ripetizioni sono effettivamente necessarie, a meno che le parole non vengano pronunziate ben scandite e quindi lentamente.
D'altra parte, la trasmissione del messaggio t. che è di tipo digitale, fa uso del codice binario, che consente, secondo i principî della moderna teoria dell'informazione, di raggiungere la massima efficienza sia per la protezione contro i disturbi che per la più facile e sicura interpretazione delle informazioni trasmesse.
Il minor costo della comunicazione telegrafica è ancora più accentuato nei collegamenti internazionali, dove la differenza delle lingue aumenta il tempo di occupazione nella conversazione telefonica, e specialmente nei collegamenti intercontinentali via radio, nei quali i sistemi telegrafici "a correzione di errore" permettono di ripetere solo i caratteri ricevuti errati nei periodi in cui difetti di propagazione richiederebbero invece, nelle conversazioni telefoniche, la ripetizione di intere frasi.
Per le sopraddette ragioni il numero di utenti nelle varie nazioni e il traffico relativo sono andati rapidamente aumentando dall'inizio del servizio, dopo un'interruzione nel periodo bellico 1939-45, fino a raggiungere, all'inizio del 1960, nell'Europa occidentale circa 56.000 utenti con un traffico mensile internazionale di oltre 12 milioni di minuti tassati.
Sviluppo del servizio telex in Europa ed evoluzione della tecnica della commutazione telegrafica. - L'avvio all'automatizzazione del servizio t. è stato dato in Europa dalla Siemens con il suo sistema TW 35, poi sostituito nel 1939 dal TW 39, basato sostanzialmente sugli stessi principî delle apparecchiature Siemens per commutazione telefonica.
Con l'impiego di tali apparecchiature vennero realizzate, prima dell, ultima guerra, reti telegrafiche per servizio t. già di una certa estensione, specialmente in Germania e in altri Paesi dell'Europa centrale. In seguito agli eventi bellici queste reti andarono in gran parte distrutte, ma nell'immediato dopoguerra furono ricostruite prendendo rapido notevole sviluppo.
In Inghilterra, intanto, era stata progettata una rete a commutazione automatica, portata recentemente a compimento, per il collegamento degli Uffici telegrafici pubblici. Il sistema di commutazione è simile al sistema Siemens TW 39, con l'aggiunta però di segnalazioni scritte inviate automaticamente all'utente.
Peraltro, l'opportunità e la convenienza di seguire per la commutazione telegrafica una tecnica maggiormente diversificata da quella telefonica e più aderente alle diverse caratteristiche, esigenze e possibilità della trasmissione telegrafica, oltre all'opportunità di dare agli utenti maggiori indicazioni circa lo stabilirsi del collegamento, avevano portato diverse ditte europee, dietro suggerimenti delle Amministrazioni telegrafiche italiana, francese ed olandese, allo studio e alla realimazione di nuovi sistemi, con caratteristiche più specificatamente telegrafiche.
Tali sistemi hanno in comune le seguenti caratteristiche: a) la selezione viene comandata operando direttamente sulla tastiera del telestampante, invece che su di un disco combinatore, e quindi usando il codice telegrafico internazionale n. 2, con notevoli vantaggi, tra i quali è il fatto che i segnali inviati in linea per la selezione hanno le stesse caratteristiche di quelli relativi alla trasmissione dei messaggi e quindi tutte le apparecchiature facenti parte della via di trasmissione sono ugualmente adatte per ambedue i tipi di segnali; b) le apparecchiature di commutazione sono del tipo a comando indiretto, cioè gli impulsi di selezione inviati da parte dell'utente non azionano direttamente gli organi di selezione ma vengono immagazzinati in organi di memoria e di controllo detti "registri" i quali in una fase successiva determinano e controllano le operazioni degli organi di selezione.
Il comando indiretto che, del resto, è adottato anche nei più moderni sistemi di commutazione telefonica, rende più agevole variare, a seconda delle necessità che possono presentarsi e in base a programmi prestabiliti, i comandi vengono inviati agli organi di selezione; facilita inoltre la realizzazione di transiti automatici, oltre che per la via normale, per vie deviate, nonché l'invio di utili segnalazioni scritte agli utenti relative alla comunicazione richiesta.
Secondo tali principî sono state realizzate le apparecchiature installate in Belgio ed in Olanda, in Francia e in Italia.
Particolare importanza nel servizio t. assumono le segnalazioni scritte agli utenti. Le più usate sono: 1) l'ora di inizio della conversazione, ed eventualmente la data, trasmesse automaticamente appena stabilito il collegamento; 2) la trasmissione automatica del nominativo dell'utente chiamato da parte del suo telestampante, a conferma dell'esattezza del collegamento stabilito. La ricezione di detto nominativo indica inoltre al chiamante che il telestampante del corrispondente è in grado di ricevere e che quindi, volendo, puo trasmettere il suo messaggio anche in assenza del chiamato; 3) le indicazioni (trasmesse con sigle abbreviate di tipo prestabilito in base ad accordi internazionali) sulle cause per cui il collegamento non può essere stabilito: OCC, utente chiamato occupato; DER, guasto nel posto di utente o nel suo collegamento con la centrale, ecc.
In tutti i sistemi finora in servizio, ad eccezione di quelli delle reti francesi e italiana, la determinazione della durata della conversazione e delle relative tassazioni è fatta a mezzo di contatori, associati a ciascun utente, nei quali il numero di scatti, nella unità di tempo presa a base per la conversazione, non è costante ma è tanto maggiore quanto più elevato è il costo dell'unità di conversazione, in relazione sia alla lunghezza del collegamento sia ad altre caratteristiche di esso (ad es. ore di maggior traffico, giorni feriali o festivi, collegamenti internazionali, ecc.). Nel sistema francese vengono stampati automaticamente cartellini con i dati necessarî per la contabilizzazione degli addebiti agli utenti. Nel sistema italiano è prevista invece la contabilizzazione automatica e a tal fine i dati relativi a ciascuna conversazione sono registrati, in codice telegrafico, sotto forma di perforazioni su striscie di carta. Questa forma di registrazione permette l'elaborazione su macchine contabili, le quali, dopo aver effettuate tutte le operazioni necessarie, danno una fattura per l'utente che riporta per ciascuna conversazione i relativi dati di contabilizzazione (utenti chiamati, ora e durata, tariffa unitaria) e la somma dovuta. I dati registrati per ciascuna comunicazione contengono inoltre tutti gli elementi necessarî per poter effettuare con procedimenti completamente automatici e con l'impiego delle stesse macchine contabili anche i conti dei crediti dovuti agli altri Paesi per le quote parti delle tasse spettanti a ciascuno di essi. Inoltre, nel sistema italiano, all'utente chiamante alla fine della conversazione viene inviata l'indicazione della durata di essa. In tal modo l'utente stesso è messo in grado di controllare, a differenza di quanto avviene nei sistemi a contatore, che i pagamenti che gli vengono richiesti corrispondano esattamente ai servizî di cui ha usufruito.
Nei sistemi di commutazione più modernamente concepiti le ditte costruttrici hanno anche introdotto interessanti innovazioni di carattere tecnico impiegando, soprattutto negli organi centralizzati, e in particolare nei registri, dispositivi elettronici; questi hanno pemiesso di risolvere i problemi derivanti dalle sempre maggiori esigenze del servizio dovute, sia alle maggiori prestazioni degli impianti nei rigardi dell'utenza e della contabilità, sia alla sempre crescente estensione dei collegamenti, specie nell'ambito internazionale.
Lo schema di principio della centrale di commutazione di un centro nazionale italiano è riportato in fig. 1.
Sviluppo del servizio telex nel Nord America. - La commutazione telegrafica è stata introdotta nel Nord America fin dal 1925 con sistemi a commutazione di messaggio, cioè con sistemi in cui il testo dei messaggi riportati in codice, per la trasmissione automatica, sotto forma di perforazioni su strisce di carta viene fatta precedere da particolari prefissi, anche essi in codice, indicanti la località di destinazione e che determinano automaticamente, attraverso speciali organi di commutazione, l'istradamento verso detta località. In seguito l'American Telegraph and Telephon ha realizzato una fitta rete telex a commutazione manuale denominata TWX che ha raggiunto nel 1960 circa 45.000 utenti. I telestampanti collegati a questa rete differiscono da quelli europei (tipo CCITT) sia per il numero massimo di caratteri che può essere trasmesso in un minuto (368 invece di 400) sia per alcune caratteristiche del codice. Nel 1950 è stata creata dalla RCA Communications un'altra rete t. che comprende però soltanto utenti che scambiano messaggi con utenti di Paesi esteri, ma non fra di loro. I collegamenti impiegati dalla RCA Communications per raggiungere le reti t. di altri Paesi sono stati realizzati via radio. Successivamente una rete simile a quella della RCA è stata realizzata dall'American Cable and Radio Co.
Una rete t. automatica per il servizio interno degli S. U. A. è stata messa in funzione nel 1958 dalla Western Union con l'entrata in funzione di una prima centrale TW 39 Siemens per 100 utenti a New York, seguita nel 1959 dall'installazione di altre centrali a Chicago, San Francisco e Los Angeles.
In Canada nel 1957 le compagnie Canadian National Communications e Canadian Pacific Communications iniziarono la realizzazione di una rete t. con selezione automatica. Le prime centrali di commutazione (tipo TW 39 Siemens) furono installate a Montreal, Winnipeg, Toronto, Vancouver, Ottawa e Quebec.
La rete telegrafica italiana a commutazione automatica. - In Italia, dopo uno studio approfondito del problema è stato predisposto e approvato nel dicembre 1957 un Piano regolatore telegrafico nazionale, in armonia con il Piano regolatore telefonico nazionale, che fissa le caratteristiche fondamentali della rete telegrafica a commutazione automatica e dei servizî che utilizzano tale rete.
La rete telegrafica unica a commutazione automatica comprenderà, non soltanto gli utenti t., ma anche gli uffici telegrafici per servizio pubblico (utenti pubblitelex) che potranno così, usufruendo delle stesse centrali e collegamenti, trasmettere direttamente i telegrammi all'ufficio di destinazione, evitando almeno per una forte percentuale del traffico, le ritrasmissioni successive necessarie con i collegamenti rigidi (da punto a punto). Soltanto i più piccoli uffici (con traffico giornaliero minore di 50 telegrammi) non saranno inseriti nella rete a commutazione e trasmetteranno o riceveranno, in generale per via telefonica, i loro telegrammi ad uffici di raccolta (centri di settore telegrafico) inseriti nella rete a commutazione. È prevista anche l'istituzione di un servizio chiamato telestato per collegare tra loro gli uffici centrali e periferici delle Amministrazioni statali, tramite la stessa rete a commutazione utilizzata per il telex e il pubblitelex.
Per impedire che un utente di una delle tre categorie (telex, pubblitelex, telestato) possa collegarsi, se non autorizzato, con utenti di categoria diversa, le apparecchiature sono provviste di dispositivi di interdizione, cosicché i tre servizî, pur usufruendo di una rete comune, possono essere considerati indipendenti dal punto di vista del traffico.
Secondo il Piano regolatore telegrafico nazionale, gli uffici telegrafici centri di settore saranno connessi ai centri di commutazione della rete insieme con gli utenti telex e telestato secondo lo schema indicato nella fig. 2. I 51 centri di commutazione comprendono precisamente: centri compartimentali principali, 11 centri compartimentali, 36 centri distrettuali. Tutti questi centri coincidono con i capoluoghi di provincia. I quattro centri compartimentali principali sono collegati fra di loro, a maglia quasi completa, e a tutti o alla maggior parte dei centri compartimentali in modo da poter funzionare come centri di transito fra di essi, per tutti i casi in cui non sia conveniente il collegamento diretto. I centri distrettuali sono collegati ad uno o eventualmente a due centri di categoria superiore. I due centri compartimentali principali di Roma e Milano, detti anche centri nazionali, hanno anche la funzione di centrali di instradamento per il traffico internazionale.
Sono previste quindi una rete primaria per il collegamento dei centri compartimentali fra loro, una rete compartimentale che collega i centri di distretto al proprio centro compartimentale (o eventualmente a due di detti centri), e una rete distrettuale che collega gli uffici telegrafici insieme con gli utenti telex e telestato al proprio centro di distretto, che può coincidere, in alcuni casi, col centro compartimentale o nazionale.
Ai fini dell'espletamento dei varî servizî telegrafici, il territorio nazionale è suddiviso in distretti telegrafici. Ciascun distretto è suddiviso, a sua volta, in settori telegrafici, possibilmente coincidenti con le circoscrizioni di uno o più settori telefonici. Il raggruppamento di più distretti, comprendente, in tutto o in parte, il territorio di una regione o, eccezionalmente, o in tutto o in parte, il territorio di regioni confinanti, costituisce un compartimento telegrafico. I distretti, i settori ed i compartimenti prendono il nome dalle località ove sono ubicati i rispettivi centri definiti in precedenza.
La realizzazione della rete sarà graduale. In un primo tempo, entro il 1961, saranno messe in servizio le Centrali di commutazione dei 15 Centri compartimentali e del Centro distrettuale di Trieste; successivamente saranno installate le rimanenti 35 centrali distrettuali.
Per quanto riguarda la connessione della rete t. italiana con le corrispondenti reti estere, nella fig. 3 sono indicati i collegamenti diretti e quelli che si possono stabilire con un transito internazionale.
Le nuove centrali della rete sono predisposte per attivare intanto, entro il 1961, il servizio automatico integrale con l'Inghilterra nei due sensi, con la Germania, Austria e Svizzera nel senso uscente dall'Italia e il servizio semiautomatico per gli altri collegamenti.
Bibl.: R. N. Renton, Telex Service, in Pap. Inst. Post Office Elect. Eng. n. 207 (1945); K. Reche, Stand und Problematik der gegenwärtigen Telegrafendienste, in Fernmeldetechn. Zeitsch., nov. 1952; J. Vanhonacker, Le nouveau système de télégraphie automatique type 7 E de la Bell Telephone Mfg. Co., in Bull. scient. A.I.M., genn. 1953; E. Lensi, Aspetti generali dell'automazione dei servizi telegrafici in Italia, Convegno sui problemi dell'automatismo, Milano 8-13 aprile 1956; H. L. van Lommel e P. J. Clemens, Automatic 7 E rotary teleprinter switching system, in Electrical Communication, marzo 1957; E. Lensi, L'automazione nelle reti telegrafiche, Conferenza tenuta presso la sede di Roma dell'Associazione Nazionale Italiana per l'Automazione, il 28 giugno 1958; H. Rädler, Das Fernschreib, Wählvermittlungssystem TWM2 für Western Union, in Siemens Zeitschrift, n. 9 (settembre 1960); idem, Le développement du Service télex international, in Journal U.I.T., n. 7 (1960).