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Temistio

Dizionario di filosofia (2009)
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Temistio Oratore politico e commentatore di Aristotele (n. in Paflagonia 317 d.C


m. 388 ca.). Dal 337 visse alla corte di Costantinopoli; da Costanzo fu nominato senatore nel 355 e proconsole nel 358; nel 384 fu elevato da Teodosio alla carica di prefetto della città. Delle sue parafrasi a opere aristoteliche ci restano in greco quelle agli Analytica posteriora, alla Physica, al De anima, e in trad. ebraica per tramite arabo quelle al De caelo e al XII libro della ­Metaphysica (il commento ai Parva naturalia non è suo). Secondo Fozio scrisse anche commenti a Platone oltre che commenti veri e propri ad Aristotele. Grande la sua importanza come commentatore di Aristotele, le cui dottrine egli considerava intimamente affini a quelle platoniche; le sue opere furono tradotte nell’Occidente latino già nei secc. 4° e 5°. La parafrasi al De anima fu largamente utilizzata da Averroè, che la rese centrale nel dibattito sull’intelletto agente e l’immortalità dell’anima. Nel 1267 Guglielmo di Moerbeke la tradusse in latino per Tommaso d’Aquino, che la utilizzò nel De unitate intellectus. Celebri sono anche le sue orazioni (λόγοι πολιτικοί), pervenute in numero di 33 (una, la 34, è da considerarsi spuria), che lo mostrano seguace dell’indirizzo e del metodo di Dione di Prusa.

Vedi anche
Libànio Libànio (gr. Λιβάνιος, lat. Libanius). - Retore greco di Antiochia (314-393 circa), maestro di Giovanni Crisostomo e amico di Giuliano l'Apostata. Insegnò a Costantinopoli, a Nicea, a Nicomedia, ad Atene e infine ad Antiochia. Svolse l'attività tipica del sofista greco e la sua sterminata opera, divisa ... Peripatetici I membri della scuola aristotelica, che s’intrattenevano a discutere nel Peripato, quella parte del giardino del Liceo, in Atene, in cui Aristotele era solito tenere le sue lezioni. ● L’indirizzo della scuola, subito dopo la morte di Aristotele, è prevalentemente erudito e naturalistico (Teofrasto di ... sofistica Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica, e soprattutto in Atene, tra il 5° e il 4° sec. a.C. ● Il nome di σοϕιστής ha, nella grecità più antica, un significato simile a quello di σοϕός «sapiente, esperto». Tra la metà del 5° e la fine del 4° sec. a.C. ... Giovanni Stobèo Stobèo, Giovanni (gr. ᾿Ιωάννης Στοβεύς). - Autore (sec. 5º d. C.) di un'antologia della letteratura greca. Il suo nome deriva dalla città natale, Stobi in Macedonia; della sua vita non si sa nulla. La sua opera, originariamente unitaria, era contenuta già al tempo di Fozio (9º sec.) in due volumi (comprendenti ...
Tag
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  • TEMISTIO
    Enciclopedia Italiana (1937)
    (Θεμίστιος, Themistius) Nicola Festa Nato in Paflagonia circa il 317 d. C., occupa con la sua vita la massima parte del sec. IV (morto circa nel 388), segnalandosi per la sua posizione sociale e per la produzione filosofica e letteraria. Il suo versatile ingegno trovò per tempo alimento nella famiglia, ...
Vocabolario
agnoèta
agnoeta agnoèta s. m. [dal gr. ἀγνο ή της «che non conosce»] (pl. -i). – Seguace della dottrina cristologica del diacono alessandrino monofisita Temistio (sec. 6°), secondo la quale il Cristo, in quanto uomo, «non conosce» alcuni eventi...
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