TEMISTOCLE (Θεμιστοκλῆς, Themistocles)
Politico e stratega ateniese, figlio di Neocle e di madre tracia, nato intorno al 530-525. Arconte nel 493-492, fortificò il Pireo e Atene; vincitore di Salamina (480), ostracizzato nel 471 o 470, accusato poi di medismo, si rifugiò presso Artaserse i, si stabilì a Magnesia, dove morì intorno al 460, e dove ebbe il sepolcro (Thoukyd., I, 138).
Nel Foro di Magnesia gli venne eretta una statua (Cornel. Nep., Them., 10, 3), riprodotta in monete (una didracma del 465-449 a. C. e una in bronzo di Antonino Pio) nelle quali appare stante, eroizzato, nudo, con clamide sulle spalle, con asta nella sinistra e con la destra sul fianco, tipo cioè di stile severo analogo all'Enomao di Olimpia e all'Anacreonte. Demostene (c. Aristocr., 196, p. 686) afferma che fino al suo tempo non esistevano in Atene ritratti di T. e di Milziade; Plutarco (Themist., 22) conosce una statuetta eroica nel tempio di Artemide Aristobule in Melite e Pausania (i, 18, 3) vide i ritratti di T. e di Milziade nel prytaneion di Atene, ma il primo trasformato in un trace, il secondo in un romano.
A Ostia nel 1939 si è trovata un'erma iscritta Θ???SIM38???ΜΙCΤΟΚΛΗC con testa-ritratto, la cui struttura e il ductus dei capelli e della barba hanno tutte le caratteristiche dello stile severo, mentre il modellato mosso della fronte, gli occhi rotondi, le guance piatte rivelano una visione artistica diversa. Tale frattura stilistica è stata diversamente spiegata dagli studiosi, sia attribuendola al copista romano e considerando l'erma copia di un originale del 460 circa, sia attribuendola a un originale del IV sec. a. C. che avrebbe rielaborato un ritratto del V con una nuova ricerca fisionomica, sia considerandolo il frutto di una ricostruzione dotta e convenzionale dell'ambiente neoattico in un periodo celebrativo, tenendo conto della mancanza di ritratti di T. in Atene, almeno fino al IV secolo. L'erma ostiense potrebbe derivare dal ritratto del prytaneion e forse l'origine tracia della madre espressa nell'epigramma può essere stata fraintesa da Pausania, che lo dice trasformato in trace. La soluzione del problema stilistico del T. va inquadrata in quello più vasto dei caratteri della ritrattistica greca del V sec. e del sorgere dell'interesse fisionomico (v. ritratto).
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