TENARO (τὸ Ταίναρον, o anche ὁ Ταίναρος, ἡ Ταιναοία, ecc., Taenárum o Taenáros)
Antico nome del promontorio all'estremità della Laconia, il più meridionale punto dell'Europa continentale, oggi chiamato capo Matapan, nonché della penisoletta di forma circolare, unita da uno stretto istmo all'estremità meridionale della lunga catena del Taigeto, che si protende con una stretta e appuntita lingua di terra nel promontorio suddetto. Ai due lati dell'istmo la costa forma due porti, a oriente Porto Quaglio (uno dei migliori porti della Laconia, chiamato così dai Veneziani come ultima tappa europea degli stormi delle quaglie nelle loro migrazioni verso Creta e l'Africa), a occidente Porto Marinari: sono da identificarsi questi probabilmente con Porto Psamato (Υαματοῦς) e Achille ('Αχίλλειος λιμήν) degli antichi; due altri porticciuoli meno protetti sono sulla costa orientale della penisoletta del Tenaro, chiamati oggi Porto Vathý e Asómato. Col nome Psamato (o Amatho) è ricordata anche una città sopra al porto omonimo. Tenaro in senso stretto ha significato inoltre il porto del promontorio, vale a dire Porto Asómato, e la borgata stabilita nei suoi pressi, di cui si conservano scarse tracce.
Tutta la penisola del T. era sacra a Posidone: verso l'estremità della penisola, sul lato orientale guardante verso Porto Asómato, dove si conservano alcuni miseri ruderi ellenici sotto alle rovine di una chiesetta moderna (nella località Kistérnes), era il santuario di Posidone, luogo di asilo dai più remoti tempi fino a un'epoca assai avanzata: l'aver strappato gli Spartani alcuni iloti supplici dal santuario, sarebbe stato punito secondo la leggenda col terremoto che nel 364 a. C. ridusse Sparta a un mucchio di rovine. Vicino al santuario v'era una grotta attraverso alla quale si raccontava che Ercole avesse trascinato Cerbero dagl'Inferi sulla Terra (le Taenariae fauces di Virgilio).
Il Tenaro è nominato spesso dagli antichi scrittori come punto di riferimento geografico, e, soprattutto, verso la fine del sec. IV, fu il posto di concentramento di varie spedizioni e contingenti di truppe. Infine col nome di T. era chiamata dagli antichi una città che conteneva un tempio di Demetra e uno di Afrodite, quest'ultimo presso alla riva del mare, sulla costa occidentale 5 miglia a nord dell'istmo sopra nominato e del Porto Asinari presso all'odierna località di Kiparisso: città che più tardi assunse il nome di Cenepoli (Καινηπολις, Caenopolis, o "città nuova"), e che fu una delle località della lega degli Eleutero-Laconi.
Bibl.: E. Curtius, Peloponnesos, II, Gotha 1852, p. 277 segg.; R. Weil, in Ath. Mitth., I (1876), p. 158 segg.; A. Philippson, Der Peloponnes, Berlino 1892, pp. 225 segg., 237 segg., 241 segg.; J. G. Frazer, Pausanias' Description of Greece, III, Londra 1898, p. 396 segg.; A. M. Woodward, Annual British School of Athens, XIII (1906-7), p. 249 segg.; F. Boelte, in Pauly-Wissowa, Real-Encyclopädie, IVA, col. 2030 segg. Per quel che riguarda le iscrizioni, v. Inscr. Graecae, V, i, n. 1226 segg.