tenno
Il titolo più usato per indicare gli imperatori giapponesi. Il significato è «signore celeste» e traduce letteralmente il cinese dianhuang, utilizzato per gli imperatori della dinastia Sui. Fu adottato ufficialmente sotto il regno di Tenmu (672-686 d.C.), ma forse fu utilizzato precedentemente, addirittura dal 6° sec., scrivendolo però con caratteri differenti. I logografi che si usavano potevano essere letti anche amakimi, un’espressione compatibile col concetto shinto dell’origine dei re. Il termine comunque è di origine buddhista, con un riferimento alla figura dei «re celesti» oppure alla stella polare, talvolta considerata in Cina il trono del chakravartin, immagine del monarca universale. Il fatto che questa espressione venisse introdotta ufficialmente in Giappone quando in Cina se ne usava oramai un’altra (huangdi) mostra probabilmente la tendenza a differenziare o a contrapporre l’immagine degli imperatori nipponici rispetto alla Cina e un implicito rigetto del sinocentrismo.