Teodoro Ateo
Filosofo (4°-3° sec. a.C.). Il soprannome di «ateo» (ἄϑεος) gli derivò dalla sua polemica antireligiosa, per cui egli negava addirittura l’esistenza di ogni divinità, ragione per cui fu ‒ secondo notizie biografiche non completamente verificabili ‒ espulso da Atene. Seguace di Aristippo, promosse, nella scuola cirenaica, quello spostamento dell’ideale edonistico dal piacere istantaneo alla soddisfazione duratura la quale ‒ per essere realizzata ‒ ha bisogno della saggezza pratica. Tale ideale fu poi pienamente attuato da Epicuro.