TEODORO bar Kōnai
Scrittore siriaco nestoriano della fine del sec. VIII e del principio del IX, nato a Kashkar (Wāsiṭ, a 25 km. da Kūt al-Ḥayy nel ‛Irāq centrale). Egli è l'autore di un Libro degli Scolî, che è un vasto commento di tutta la Bibbia siriaca. Questo libro è diviso in undici mēmrē.
Esso dà spesso interpretazioni letterali dei passi biblici abbisognevoli di spiegazione, ma l'autore, prendendo lo spunto da qualche parola o qualche allusione della Sacra Scrittura, coglie l'occasione opportuna per inserire excursus spesso molto lunghi di carattere religioso e teologico, filosofico, psicologico, logico, grammaticale, antieretico. Anzi la lista che Teodoro dà delle sette, corredata di spiegazioni preziose di carattere antiereticale e storico, rende il suo Libro degli Scolî una fonte molto importante per lo storico del cristianesimo e delle religioni dell'Asia occidentale - per es. il manicheismo (v.) - del primo millennio circa dopo Cristo (Liber Scholiorum, ed. Addaï Scher, in Corpus Scriptorum Christianorum Orientalium, Auctores Syri, LXV-LXVI, Parigi 1910-12).
Bibl.: R. Duval, La littérature syriaque, 3a ed., Parigi 1907, pp. 204 e 368 segg.; A. Baumstark, Geschichte der syrischen Literatur, Bonn 1922, pp. 218-219; G. Furlani, La filosofia nel Libro degli Scoli di Teodoro bar Kēwānāy, in Giornale della Società asiatica italiana, n. s., I, pp. 250-96.