WIEGAND, Teodoro
Archeologo. Figlio d'un medico, nacque il 30 ottobre 1864 a Bendorf am Rhein; morì il 19 dicembre 1936 a Berlino.
Fino al 1886 frequentò i Ginnasî di Wiesbaden e Kassel; compì i suoi studi nelle Università di Monaco, Berlino e Friburgo in Brisgovia dove si laureò con F. Studniczka. Ottenne una borsa di studio per Atene per gli anni 1895-96, con l'incarico di studiare l'architettura arcaica in pòros dell'acropoli di Atene, ricerca promossa da W. Dörpfeld e pubblicata nel 1904. Come collaboratore di Humann, assieme a H. Schrader, partecipò agli scavi di Priene. Qui ebbero termine i suoi lunghi e alquanto confusi anni di studî e di viaggi. A Priene il W. si rese conto di quale fosse veramente il compito a lui confacente: lo studio dei principî architettonici fondamentali delle Città dell'Asia Minore. Nel 1897, appena trentatreenne, W. successe a Humann come direttore della sezione antica dei Berliner Museen, ma comandato a Costantinopoli. Gli anni successivi dal 1895 al 1914 furono dedicati attivamente agli scavi: Priene, Mileto, Didyma e dal 1910 l'Heraion di Samo. Il 1° dicembre del 1911 W. successe a R. Kekulé alla direzione di tutte le raccolte antiche dei musei di Berlino, continuando però l'incarico a Costantinopoli. Durante la prima guerra mondiale W. divenne ispettore generale delle antichità in Siria, Palestina e Arabia occidentale e capo della sopraintendenza ai monumenti di Damasco. Frutto di questi anni i fondamentali studî su Petra, Damasco, Baalbek, Palmira, e su molti altri impianti romani della Siria (P. Clemen, Kunstschutz im Kriege II, Lipsia 1919, pp. 174-190).
Soltanto una parte delle voluminose pubblicazioni di scavo venne scritta dallo stesso Wiegand. Ben presto infatti egli si circondò di un gruppo di studiosi d'archeologia e di architettura, assieme ai quali organizzò la lunga serie delle importanti opere sugli scavi, specie su Mileto e su Didyma. Fra i suoi più diretti collaboratori vanno citati H. Knackfuss, F. Krischen, A. von Gerkan, A. Rehm e molti altri.
Nel 1908 si dovette smantellare a Berlino il primo Museo di Pergamo, perché pericolante; si progettò e si iniziò la costruzione di un grande Museo dell'Architettura. Si deve unicamente al W. che questa costruzione monumentale non sia caduta in rovina. Il 12 ottobre 1930 in occasione del centenario dei Berliner Museen, il Pergamonmuseum poté essere inaugurato e, dopo i disastrosi eventi della seconda guerra mondiale e la ricostruzione avvenuta dopo il 1958, rimase il più popolare museo della Germania, anche se oggi la ricostruzione dell'altare di Pergamo, curata dal W., non può più incontrare consensi generali.
A Mileto, Didyma e Samo, il W. portò a termine l'opera dello Humann e, dal 1927 in poi, completò a Pergamo l'opera del Conze. In complesso si può dire che la vita del W. comprendeva una sfera d'azione molto più vasta di quella di qualsiasi studioso tedesco e certamente egli ebbe le qualità per rivestire un ruolo direttivo, sia nel campo politico che in quello dell'economia.
Negli ultimi anni della sua esistenza, dal 1932 al 36 assunse nuovamente la presidenza del Deutsches Archäologisches Institut.
Bibl.: Opere principali: Priene, in collaborazione con H. Schrader, Berlino 1904. Samos, Abh. Berl., 1911; Bronzefigur einer Spinnerin, in 73. Berl. Winchelmannspr., 1913; Wissenschftl. Veröffentlichungen des deutsch-türkischen Denkmalschutzkommandos, i, 1920; Sinai; 3, 1921: Petra. Sulla storia degli scavi di Olimpia: in Sitzungsber. Akad. Berlin, 1926; Altertümer von Pergamon, V, i: Die Paläste der Hochburg. Die Kaiserpaläste von Konstantinopel, Berlino 1934.
Pubblicazioni curate da Wiegand: Milet, Ergebnisse der Ausgrabungen ab 1908. Berlino; Baalbek, Ergebnisse der Ausgrabungen, Berlino-Lipsia 1921 ss.; Palmyra, Ergebnisse der Expeditionen von 1902, Berlino 1932. Didyma, I, Berlino 1941.
Biografie e commemorazioni: C. Watzinger, Theodor Wiegand, ein deutscher Archäologe 1864-1936, Monaco 1944: biografia di W. di quasi 460 pagine compilata basandosi sui suoi diarî e le sue lettere. L'Archäologisches Institut pubblicò i discorsi commemorativi per Th. W. [Berlino 1937] tenuti da: H. Lietzmann, M. Schede, C. Weickert e Fr. Schmidt Ott. Necrologi: M. Schede, in Gnomon, XIII, 1937, 109; G. Rodenwaldt, in Arch. Anz., LII, 1937, 234; G. Karo, in Forsch. u. Fortschritte, XIII, 1937, 4, C. Weickert, in Berl. Mus., LVIII, 1937, p. 88 con figura.