TEODOSIO (Flavius Theodosius)
Padre dell'imperatore Teodosio I. Apparteneva ad agiata famiglia spagnola. Già distintosi nella carriera militare, incaricato da Valentiniano I della riconquista della Britannia, nel 368 e nel 369 ristabilì il dominio romano sull'isola, stroncandovi anche il tentativo di rivolta di Valentino. Prima o durante la spedizione britannica combatté felicemente sul basso Reno contro Sassoni e Franchi. Nel 369 o al principio del 370 fu nominato da Valentiniano magister equitum praesentalis. Nel 370 condusse dalla Rezia una spedizione fortunata contro gli Alamanni; nel 372 o 373 difese l'Illirico da un'incursione di Sarmati. Nel 373 si recò in Africa per combattere l'usurpatore Firmo. In tre difficili campagne liberò dalla rivolta la Mauretania, risolvendo una situazione gravissima mediante la sua abilità di generale e di uomo politico. Colpito dall'odio di una fazione che non gli perdonava la liquidazione del comes d'Africa Romano e vittima anche della questione religiosa, secondo qualcuno, per la condiscendenza dimostrata in Africa verso i donatisti, T. fu condannato a morte per sentenza di Graziano o di Valentiniano e giustiziato a Cartagine al principio del 376. Divenuto il figlio imperatore, la sua memoria fu riabilitata e onorata.
Bibl.: R. Egger, Der erste Theodosius, in Byzantion, V (1929-1930), pp. 9-32; W. Ensslin, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V A, coll. 1937-45 (con la bibl. precedente). Cfr. R. Cagnat, L'armée romaine d'Afrique, I, Parigi 1912, pp. 78-90; A. Solari, Sulla morte del "magister equitum" Teodosio, in Byzantion, VI (1931), pp. 469-476; id., La crisi dell'impero romano, I, Milano 1933, pp. 26-30, 87, 136-137, 146; G. De Sanctis, Un'iscrizione onoraria del "magister equitum" Teodosio, in Rivista di Filologia, LVIII (1930), pp. 487-480; id., Ancora sul padre dell'imperatore Teodosio, ibid., LXII (1934), pp. 52-54.