TEOFILATTO
. Capostipite della famosa famiglia che dominò Roma e il papato nella prima metà del sec. X. Il suo nome compare la prima volta in un placito dell'imperatore Luigi di Provenza del 900. Egli era vestararius o vestiarius, cioè capo dell'amministrazione papale, duca, e magister militum. Significativi indizî della sua potenza sono anche i titoli di dominus urbis, di senator, di consul che gli attribuiscono le fonti coeve. Certo egli, la moglie Teodora (v.), e le figlie Teodora e Marozia (v.) stabilirono con l'intrigo e con la violenza le basi di quella potenza che la famiglia esercitò in Roma per circa 60 anni. Legato nella politica antiformosiana a Sergio III, che si dice essere stato l'amante di Marozia, egli trovò in Giovanni X, innalzato al trono pontificio col favore forse non disinteressato di Teodora, il papa che meglio rappresentò il potere raggiunto dalla famiglia. È pure suo merito, d'altronde, l'aver promosso con il pontefice quella spedizione contro i Saraceni del Garigliano che finì con la vittoria del 916. Non si conosce la data della sua morte, che però avvenne con certezza prima del 926.
Bibl.: L. Duchesne, Les premiers temps de l'État pontifical, Parigi 1904, p. 310 segg.